Sampdoria-Salernitana 2-0, le parole di Evani e Marino: tra soddisfazione e voglia di rivalsa
Dopo la vittoria della Sampdoria per 2-0 sulla Salernitana, i mister Evani e Marino commentano la partita tra prestazione, infortuni e obiettivi per il ritorno.
GENOVA – Allo stadio Luigi Ferraris la Sampdoria si impone con un secco 2-0 sulla Salernitana nell’andata del playout. Una vittoria che pesa, ma che non chiude ancora i giochi. Tra la soddisfazione di mister Evani e la consapevolezza di poter ancora ribaltare tutto di mister Marino, il post partita è stato un mix di emozione, tensione e consapevolezza dei propri limiti e punti di forza.
Mister Evani: “Una famiglia in campo, ora recuperiamo le energie”
La soddisfazione di Alberico Evani è palpabile, ma lucida. Il tecnico doriano parte da un presupposto semplice: “Son contento più che altro della prestazione. È quello che mi aspettavo perché questi ragazzi lavorano da un mese con intensità e serietà, anche senza la certezza di giocare questi playout.”
Il mister evidenzia non solo l’aspetto tecnico-tattico, ma soprattutto quello umano:
“Si è rafforzato lo spirito del gruppo, siamo diventati quasi una famiglia. Ognuno è pronto ad aiutare l’altro, ed è così che si costruiscono i risultati. Speriamo che questo spirito ci accompagni anche nella gara di ritorno.”
Non mancano però le note dolenti: l’infortunio di Alessio e la squalifica di Borrini complicano la preparazione alla sfida di Salerno.
“Mi dispiace molto per Alessio, è un ragazzo che conosco da anni. Oltre a essere un grande portiere, è una persona speciale. E non avremo neanche Borrini. Sarà fondamentale recuperare energie, perché ne abbiamo spese tante.”
Il tecnico chiude con uno sguardo maturo alla prossima sfida: “Nel calcio quello che fai oggi già domani non conta più. Dobbiamo limitare i loro punti di forza e sfruttare i nostri, in un ambiente che sarà caldo tanto quanto il nostro.”
Mister Marino: “Primo tempo sbagliato, ma il discorso salvezza non è chiuso”
Sconfitto, ma tutt’altro che rassegnato. Mister Giacomo Marino analizza con lucidità la prestazione della sua Salernitana, partendo da ciò che non ha funzionato:
“Il primo tempo è stato condizionato dalla testa. Abbiamo sbagliato tanto, soprattutto negli appoggi e in uscita. Ci siamo complicati la vita da soli, mentre la Sampdoria ha beneficiato dell’approccio giusto, spinta anche dal proprio pubblico.”
Una Salernitana che ha mostrato segnali incoraggianti solo nella ripresa:
“Il secondo tempo mi è piaciuto di più. Abbiamo tenuto palla, alzato il baricentro e chiuso la Samp nella propria metà campo. Peccato per la mancanza di cattiveria negli ultimi metri.”
Sulle scelte di formazione, il tecnico chiarisce:
“Verde non era al meglio per un virus intestinale. Tonghia invece ha fatto bene. Dopo una partita persa si cercano sempre spiegazioni nei cambi, ma il punto è che nel primo tempo non siamo mai stati in gara.”
Ora l’obiettivo è chiaro: crederci fino all’ultimo minuto.
“Abbiamo parlato subito nello spogliatoio. Venerdì ci giochiamo tutto. Sappiamo di dover vincere con due gol di scarto senza subirne. È difficile, ma non impossibile. La voglia di non mollare c’è, e finché ci sarà, tutto può ancora succedere.”
Conclusione: la partita è ancora lunga
Il doppio confronto tra Sampdoria e Salernitana è tutt’altro che chiuso. Il ritorno promette scintille. Da una parte una squadra che ha ritrovato compattezza e orgoglio, dall’altra una che, ferita, cerca riscatto. Il verdetto? Solo il campo potrà scriverlo.
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