San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia: vita, conversione e spiritualità del Poverello di Assisi

Tempo di lettura: ~3 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Dal 2026 il 4 ottobre sarà festa nazionale in calendario

Il 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, sarà dal 2026 ufficialmente segnato in rosso sul calendario come festa nazionale. Un riconoscimento che unisce fede, tradizione e identità italiana, onorando il Patrono d’Italia e il suo messaggio di fraternità universale.

Le origini di San Francesco

San Francesco nacque ad Assisi nel 1182, figlio del mercante di stoffe Pietro di Bernardone e di Madonna Pica. Battezzato con il nome di Giovanni, fu poi chiamato “Francesco” dal padre, che amava la Francia e i suoi commerci. Crebbe in una famiglia benestante, tra agi e attività commerciali, conducendo una giovinezza spensierata ma inquieta, divisa tra affari e sogni cavallereschi.

La guerra e la prigionia

Nel 1202 partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, dove fu catturato e imprigionato. Trascorse un anno in carcere e, una volta liberato, si ammalò gravemente. Questa esperienza segnò profondamente il giovane Francesco, che iniziò a maturare un nuovo sguardo sulla vita.

La conversione

Il cammino di conversione di San Francesco si compì gradualmente. Dopo aver distribuito denaro ai poveri e aver abbracciato un lebbroso – gesto per lui impensabile fino a poco tempo prima – comprese che ciò che un tempo gli sembrava amaro si trasformava in “dolcezza di anima e di corpo”.

L’episodio decisivo avvenne nel 1205 nella chiesetta di San Damiano: davanti al Crocifisso, Francesco udì la voce di Cristo che gli diceva: «Francesco, va’ e ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina». Quel comando fu l’inizio di una vita radicalmente nuova, basata su povertà, umiltà e fraternità.

La rinuncia ai beni e l’abbraccio della povertà

In un celebre gesto pubblico, Francesco restituì al padre tutti i suoi beni, dichiarando: «D’ora in poi posso dire: Padre nostro che sei nei cieli». Da quel momento scelse di vivere nella più totale povertà, servendo i poveri e i malati e riparando chiese abbandonate.

I primi compagni e la nascita dell’Ordine

La sua testimonianza attirò altri giovani, che lo seguirono nella vita di preghiera, lavoro e predicazione. Nacque così la comunità dei Frati Minori, riconosciuta da Papa Innocenzo III nel 1209. Francesco, a differenza di altri movimenti pauperistici, rimase sempre obbediente e fedele alla Chiesa di Roma, considerandola madre e guida.

L’incontro con Chiara e le Clarisse

Il carisma di Francesco raggiunse anche le donne. Santa Chiara d’Assisi, con altre compagne, fondò l’Ordine delle Clarisse, che condividevano lo stesso stile di povertà e preghiera.

Francesco e il creato

La spiritualità francescana è segnata da un amore profondo per la natura e per tutte le creature. Nel Cantico delle Creature, Francesco loda Dio attraverso il sole, la luna, il vento, l’acqua e ogni manifestazione del creato. La sua visione è un invito eterno a custodire la Terra come dono di Dio.

Le stigmate e la morte

Nel 1224, mentre pregava sul monte della Verna, Francesco ricevette le stigmate, i segni della Passione di Cristo. Fu il primo Santo a portare nel corpo le piaghe del Crocifisso.

Morì il 3 ottobre 1226 alla Porziuncola, lasciando ai suoi frati il “Testamento” come ultimo richiamo alla fedeltà al Vangelo e alla povertà. Due anni dopo fu proclamato Santo da Papa Gregorio IX.

L’eredità spirituale

San Francesco è ricordato come l’“Alter Christus”, l’uomo che più di tutti si conformò a Cristo. I valori di povertà, umiltà, fraternità e amore per il creato sono al centro della sua spiritualità, che continua a ispirare milioni di persone nel mondo.

Dal 1939 è stato proclamato Patrono d’Italia, insieme a Santa Caterina da Siena. La decisione di rendere il 4 ottobre festa nazionale dal 2026 sottolinea il suo ruolo non solo come Santo della Chiesa, ma anche come simbolo di unità e pace per l’intera Nazione.

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.