Sanità, Bonapace (UGL Salute Veneto): “Riorganizzazione del sistema emergenza-urgenza

Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Sanità, Bonapace (UGL Salute Veneto): “Riorganizzazione del sistema emergenza-urgenza: occasione per un servizio più efficiente, sostenibile e valorizzante delle competenze”

“In un momento storico segnato da profonde criticità nella gestione delle risorse sanitarie, la riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza rappresenta un’opportunità concreta per migliorare l’efficienza dei servizi, valorizzare le professionalità coinvolte e garantire una maggiore sostenibilità del sistema sanitario”. Lo dichiara Davide Bonapace, Coordinatore Regionale UGL dell’Emergenza Urgenza – UGL Salute Veneto.

Bonapace sottolinea come un assetto più razionale basato sulla specializzazione dei ruoli e su una chiara distinzione delle competenze – come già avviene per la figura dell’autista soccorritore – consenta di ottimizzare i processi operativi, ridurre le sovrapposizioni e migliorare la qualità degli interventi sul territorio.

“È necessario evidenziare – prosegue – che oggi numerosi infermieri e operatori socio-sanitari vengono impiegati alla guida dei mezzi di soccorso, pur non avendo i cinque anni di esperienza richiesti per legge agli autisti soccorritori. Una prassi che rivela una profonda contraddizione tra normativa e realtà operativa”.

Nel contesto di una carenza strutturale di personale sanitario, la riorganizzazione potrebbe portare benefici tangibili:

  • Recupero di risorse cliniche qualificate, da reinserire nelle centrali operative 118 e nei reparti ospedalieri;
  • Razionalizzazione dei costi, mantenendo – se non incrementando – standard di sicurezza e tempestività;
  • Valorizzazione del personale, con ruoli adeguati al proprio titolo e formazione.

“È legittimo chiedersi – aggiunge Bonapace – se abbia senso impiegare personale sanitario altamente specializzato per guidare un’ambulanza, che resta pur sempre un mezzo di trasporto”.

Bonapace chiarisce infine un punto fondamentale: il requisito dei cinque anni di esperienza richiesto agli autisti soccorritori non è un titolo abilitante specifico, ma deriva dalle disposizioni generali sull’accesso alla Pubblica Amministrazione per la categoria B-BS. Il vuoto normativo che circonda la figura dell’autista soccorritore, infatti, non è stato ancora colmato a livello nazionale, sebbene alcune Regioni – come il Veneto – abbiano avviato percorsi formativi mirati.

“Serve un riconoscimento giuridico chiaro e uniforme della figura dell’autista soccorritore – conclude Bonapace – e un investimento serio nella riorganizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza che, se gestito con visione e competenza, può diventare un modello di efficienza e sostenibilità a livello nazionale”.

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.