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Sanità: in Consiglio regionale questione debiti aziende. Tallini: commissariamento é un freno

Sanità: in Consiglio regionale questione debiti aziende.Tallini: commissariamento é un freno per uscire dall'emergenza

REGGIO CALABRIA, 14 LUG - Con una informativa dell'assessore al Bilancio Francesco Talarico, che ha spiegato le motivazioni che hanno indotto la Giunta regionale a non usufruire dell'anticipo di liquidità in favore degli enti del Servizio Sanitario regionale, previsto dal decreto 34/2020 il Consiglio regionale ha discusso la vicenda dei debiti in capo alle aziende sanitarie ed ospedaliere della regione. 

"Non è stata una scelta semplice - ha spiegato l'assessore Talarico -. L'anticipazione di liquidità rappresentava un'importante occasione per dare un po' di respiro alle aziende calabresi. Dei 12 miliardi disponibili, 8 erano riservati agli Enti locali. In Calabria sono stati circa 150 i Comuni che hanno deciso di attingere da quel fondo per la copertura di debiti con la Regione a pagamento di fornitura d'acqua o smaltimento rifiuti. 

Eravamo pronti a fare altrettanto con la quota parte relativa alle Aziende sanitarie, ma le condizioni sono risultate eccessivamente onerose, sul piano delle conseguenze, poiché avrebbero comportato un blocco del turn over pari ad un importo doppio a quello anticipato. Per una rata di mutuo di un milione e mezzo di euro di interessi passivi, ci bloccavano il turn over per un importo di circa tre milioni. Con il tavolo Adduce, ad ottobre, come premialità arriveranno nelle casse regionali 200 milioni che potremo dare alle Aziende sanitarie per il pagamento di questa spettanze che naturalmente ci preoccupano". Sullo stesso argomento é intervenuto il Presidente Tallini, che ha definito il Commissariamento della sanità calabrese "un freno ad ogni iniziativa finalizzata a fare uscire la Calabria dall'emergenza sanitaria". 

Con valutazioni diverse tra maggioranza ed opposizione, l'Assemblea ha preso atto delle difficoltà scaturite dal Decreto e delle difficoltà, come ha rilevato Domenico Giannetta (Fi), in cui versano gli ospedali che sono sottodotati ed impossibilitati a garantire il servizio. "Se le condizioni imposte avessero impedito il rimpiazzo del personale, la decisione della Giunta - ha commentato Giannetta - è stata quanto mai opportuna".