Sanita': esplosione di 'Dottor House' Italiani, oltre 11mila internisti

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Catanzaro, 14 maggio 2011. - Un esercito di 11.435 professionisti che gestiscono 39 mila posti letto per 1,2 milioni di ricoveri. Medici che si prendono cura globalmente della persona. Camici bianchi in grado di giungere a una diagnosi, anche la piu' complessa, grazie alla padronanza di conoscenze che spaziano in quasi tutte le discipline mediche: dalla cardiologia, alla gastroenterologia, dalle infezioni ai problemi ormonali. E' la fotografia del medico di medicina interna scattata nel corso del XVI Congresso nazionale della FADOI organizzato a Firenze dal 15 al 18 maggio. Un nostrano "Dottor House", il protagonista di una fortunata serie televisiva che piu' ha saputo incarnare le contraddizioni e la complessita' della medicina moderna. [MORE]

Un settore che non conosce crisi: di fronte al crollo di "vocazioni" di tante aree della medicina, il numero degli specialisti e' in continua crescita e un internista su quattro ha meno di 40 anni. "Negli anni passati - spiega Carlo Nozzoli, Presidente FADOI - abbiamo vissuto un periodo in cui la medicina interna sembrava essere considerata una specialita' residuale. Una branca a cui affidare quei malati che non rientravano nei ranghi delle superspecialita' che caratterizzano la medicina contemporanea. Per questo, molti internisti in passato hanno cercato di acquisire anche una competenza specialistica in uno specifico campo: la cardiologia, la gastroenterologia, l'endocrinologia". I numeri parlano chiaro: dal 1990 a oggi il numero dei medici internisti e' cresciuto del 10 per cento in Italia, passando da 10.213 a 11.435 unita'. Un internista su quattro ha meno di 40 anni.

E proprio al profilo dei giovani specialisti in medicina interna e' dedicato uno studio presentato nel corso del Congresso, da cui emerge che il 62% lavora in reparti di medicina interna e il 25% in ambito di emergenza. Alla fine del periodo di formazione il 67% ha trovato lavoro entro sei mesi con un contratto a tempo determinato e attualmente l'81% ha un contratto a tempo indeterminato. I giovani internisti, poi, che nella quasi totalita' parlano anche inglese, si dimostrano molto attenti all'aggiornamento scientifico (l'80% di essi partecipa a oltre 2 congressi scientifici all'anno e spesso anche come relatori) e interessati alla ricerca: quasi la meta' di essi (il 45%) e' attualmente impegnato in progetti di ricerca e il 55% ha inviato abstract a congressi internazionali. Il 70 per cento, infine, ha pubblicazioni scientifiche su riviste dotate di impact factor". Tuttavia la maggioranza degli intervistati (75%) ha dichiarato di svolgere da 10 a 30 ore mensili di straordinario per sopperire alla carenza di organico nella struttura di appartenenza. Il 62% denuncia la scarsa standardizzazione dell'assistenza nei loro reparti, oltre a una non adeguata istruzione ricevuta durante la specializzazione

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Scritto da Redazione Calabria

Giornalista di InfoOggi

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