Politica

Santa Lucia di Piave, sindaco leghista vieta le celebrazioni per il 2 giugno

SANTA LUCIA DI PIAVE (TREVISO), 1° GIUGNO 2014- Il caso riguarda il piccolo centro trevigiano di Santa Lucia di Piave, nel trevigiano, dove il sindaco, il leghista Riccardo Szumski ha negao la possibilità di organizzare i festeggiamenti in piazza per il 2 giugno. [MORE]

Secondo i primo cittadino, infatti, "non c'è niente da festeggiare" visto che "siamo sotto dittatura burocratica romana". Il sindaco ha espresso le sue motivazioni dopo che i cittadini che non hanno accolto bene questa scelta hanno indossato la fascia tricolore e sono scesi in piazza oggi, accompagnati dall consigliere comunale Luigi Bariviera che ha declamato alcuni articoli della Costituzione. 

Di tutta risposta Szumski ha issato la bandiera della Lega Nord davanti al comune ed ha precisato che la bandiera italiana che sventolerà dal comune domani sarà listata a lutto.

In molti si interrogano ora sul gesto di Szumski. La provocazione va accettata e rispettata oppure è sbagiato negare ai cittadini la possibilità di scendere in piazza per celebrare una data storica che ha segnato un momento di passaggio per il nostro Paese? Può la causa della Lega Nord essere usata da scudo anche in momenti come il 2 giugno? Può per chi sostiene la battaglia leghista di vedere il Veneto indipendente, entità autonoma da quella burocrazia romana incarnazione di tutti i mali. Ma a Santa Lucia, come si è dimostrato oggi, non tutti sostengono questa battaglia. C'è ancora chi crede in un'Italia unita, un'Italia che il 2 giugno festeggia un compleanno importante, quello del passaggio dalla monarchia alla repubblica. Anche la loro posizione va rispettata.

Federica Sterza