Sarah Scazzi, nuovi dettagli sul telefonino

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Il telefonino bruciato di Sarah potrebbe dare una svolta alle indagini. Il Ris di Roma, analizzando il cellulare di Sarah, parla di molte impronte sul cellulare, oltre a quelle dello zio omicida Misseri. 

Lo si è appreso da diverse fonti investigative. Il telefono ritrovato dallo stesso omicida il 26 agosto, era stato consegnato ai carabinieri dallo stesso Misseri. L'uomo ha sempre sostenuto di averlo trovato vicino casa, in un podere, sotto delle foglie e dei rami secchi bruciati. Ora resta da stabilire a chi appartengano le impronte.

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L'avvocato di Misseri, Daniele Galoppa, al Tg5 parla del pentimento del suo assistito, visibilmente scosso e sotto sedativi. Misseri ha detto al suo avvocato di non volersi suicidare e nemmeno di aver tentato qualsiasi gesto in tal senso nei giorni precedenti. Secondo il legale, cresce la convinzione che il suo assistito stia tutelando qualcuno.

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Scritto da Giuseppe Corasaniti

Giornalista di InfoOggi

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