Sciopero CGIL contro i tagli alla produzione dello spettacolo
Info Lavoro Calabria

Sciopero CGIL contro i tagli alla produzione dello spettacolo

domenica 21 novembre, 2010


CATANZARO-Domani,  Lunedì 22 novembre, al fine di sensibilizzare la politica, le istituzioni e l'opinione pubblica sui tagli al settore della produzione culturale previsti nella finanziaria 2011, le organizzazzioni sindacali nazionali di categoria hanno proclamato lo sciopero generale del settore della produzione culturale e dello spettacolo (cinema, prosa, musica). [MORE]L'immobilismo mostrato dal governo sulle necessarie riforme di sistema volte a salvaguardare l'occupazione e per lo sviluppo dei settori, non può passare inosservato. I tagli che la cultura ha subito da questo governo sono inaccettabili. Quanto accaduto nel corso della gestione ministeriale di Bondi è un gravissimo attacco alla vita del paese.

La crisi è dilagante in tutti i settori e si è propagata in tutti i paesi del mondo, ma di certo l'Italia è la nazione che ha dato la risposta peggiore, tagliando in maniera indiscriminata. La cultura è un diritto, ma è anche e soprattutto una risorsa. Sono migliaia i lavoratori che operano nel settore della produzione culturale che a seguito dei tagli indiscriminati di questo governo hanno perso il proporio posto di lavoro, e molti di più quelli che rischiano da qui a poco di finire per strada. La storia dell'Italia repubblicana non ricorda dei tagli cosi cospicui al settore, che per la prima volta comincia ad attingere agli ammortizzatori sociali.

I disegni di legge messi in atto nel settore della produzione culturale non mirano all'azzeramento della cultura, ma in maniera ancor più subdola tentano di rendere la cultura come una merce, e quindi un appannaggio solo di chi avrà la possibilità di comprarla.

 

Pertanto il Sindacato Lavoratori Comunicazione (SLC-CGIL) e tutta la confederazione provinciale della CGIL daranno il proprio apporto all'iniziativa messa in campo dalle segreterie nazionali di categoria al fine di rivendicare l'approvazione delle leggi quadro di Sistema dei Settori dello Spettacolo dal vivo e Cineaudiovisivo, che portino a compimento titolarità e prerogative per l’intera filiera della Repubblica (Stato, Regioni, Province, Comuni).

L'intento è quello di sollecitare l'azione governo nell'approvazione della legge sulla tutela sociale dei lavoratori dello Spettacolo. Lo sciopero sarà, inoltre, l'occasione per contrastare duramente le delocalizzazioni delle produzioni in atto. Sono tanti i motivi per cui partecipare fattivamente e massicciamente alla protesta. Una protesta che deve interessare non solo i lavoratori del settore, ma tutta la popolazione. Tagliare alla cultura significa creare una nazione con meno cittadini e più sudditi. Una manifestazione per dire NO con forza a “tagli e bavagli” messi in atto da questo governo, sempre più impegnato a difendersi da scandali a “luci rosse” e ad approvare leggi che favoriscano il presidente del consiglio, disattento oltremodo alle problematiche del mondo del lavoro che il nostro paese sta attraversando.

 

[da comunicato stampa città di Catanzaro]


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