Scissione Pd, l'ex premier Letta: «Non può finire così»
Politica Lazio

Scissione Pd, l'ex premier Letta: «Non può finire così»

lunedì 20 febbraio, 2017

ROMA, 20 FEBBRAIO - Anche l’ex premier Enrico Letta è intervenuto in merito alla scissione del Pd, attraverso un post su Facebook: «Guardo attonito al cupio dissolvi del Pd. Mi dico che non può finire così. Non deve finire così», ha scritto.
«Oggi non ho altro che la mia voce – aggiunge l'ex presidente del Consiglio - e non posso fare altro che usarla così, per invocare generosità e ragionevolezza. No, non può finire così». [MORE]

«Mentre tutto a Roma sembra finire mi guardo indietro - si legge ancora nel post - Voglio dire con forza che non rinnego, anzi sento forte l'orgoglio di aver partecipato alla nascita dell'Ulivo prima e del Pd poi. Quella è una storia positiva. Lo è stata grazie ai suoi gruppi dirigenti e nonostante i suoi gruppi dirigenti. Ma è una storia che è stata soprattutto scritta da elettori e militanti, che vedo oggi sgomenti. Leggo, anche io sgomento, le cronache compulsive di questa fine accelerata. È così facile distruggere! Quanto più difficile è il Costruire. A distruggere ci si mette un attimo, a costruire, una vita. Ricostruire da tutte queste macerie, per chi ci si metterà, sarà lavoro ai limiti dell'impossibile».

«Mi viene spontaneo pensare - prosegue Letta - che per i casi del calendario proprio tre anni fa ero preso da altro sgomento, lasciando Palazzo Chigi dall'oggi al domani e cominciando una nuova vita, fuori dal Parlamento e dalla politica attiva. Quello era uno sgomento solitario. Oggi sento la stessa angoscia collettiva di tanti che si sentono traditi e sperano ancora che non sia vero. Tanti che chiedono di guardare all'interesse del Paese e mettere da parte le logiche di potere. Mai avrei pensato tre anni dopo che si potesse compiere una simile parabola. Proprio nel momento in cui l'Europa, in crisi più che mai, avrebbe bisogno dell'impegno creativo degli ulivisti e democratici italiani».

In conclusione Letta scrive: «E proprio nel momento in cui il nostro Paese appare lacerato e in cerca di nuove ispirazioni per uscire dalle secche nelle quali si trova. Oggi non ho altro che la mia voce, e non posso fare altro che usarla così, per invocare generosità e ragionevolezza. No, non può finire così».

[foto: huffingtonpost.it]

Antonella Sica

 


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