Estero

Tensioni tra Germania e Turchia, il massacro degli armeni "fu genocidio"

BERLINO - Il Parlamento tedesco, nella giornata di giovedì 2 giugno ha approvato una mozione che definisce “genocidio” il massacro degli armeni avvenuto in Turchia nel corso del 1915 da parte dell’Impero Ottomano, causando circa un milione e mezzo di morti. 

“L’approvazione è un errore storico, un atto nullo e mai avvenuto”. Questa la reazione del presidente Recep Tayyip Erdogan che già nei giorni scorsi aveva minacciato, insieme al premier Binali Yildirim, "conseguenze nei rapporti bilaterali in campo economico e militare" e “un vero e proprio test per l'amicizia" tra Ankara e Berlino. "Potrebbe essere un problema della Germania dato che lì risiedono tre milioni e mezzo di elettori di origine turca", i quali "contribuiscono per "40 miliardi all'economia tedesca", ha detto ll nuovo primo ministro del governo turco Binali Yildirim e ha definito l'approvazione della mozione da parte del Bundestag come un gesto "irrazionale".

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Gli ha fatto eco il vicepremier turco Numan Kurtulmus, secondo il quale "L'adozione del testo è indegna delle relazioni di amicizia tra i nostri Paesi" e promette che il governo turco risponderà in "maniera adeguata". Non si è fatta attendere la replica della cancelliera tedesca Angela Merkel, la quale ha affermato: "C'è molto che lega la Germania alla Turchia e, anche se abbiamo differenze di opinione su un singolo tema, la portata dei nostri collegamenti, della nostra amicizia e dei nostri nostri legami strategici è troppo grande". 

Secondo quanto appreso dalle agenzie di stampa, a seguito dell'approvazione della mozione, la Turchia ha richiamato il proprio ambasciatore in Germania. 

Luigi Cacciatori

Immagine da wikipedia.org