Scoraggiante studio sui giovani: autonomi a quasi 40 anni
Economia Lazio

Scoraggiante studio sui giovani: autonomi a quasi 40 anni

mercoledì 22 marzo, 2017

ROMA, 22 MARZO-  I giovani italiani sono sempre meno veloci nel diventare indipendenti: nel 2020 un ventenne impiegherà 18 anni per costruirsi una vita autonoma, mentre nel 2030 necessiterà addirittura di 28 anni. E' quanto emerge dallo studio della Fondazione Visentini "Il divario generazionale tra conflitti e solidarietà", presentato oggi all'università Luiss di Roma. [MORE]

Lo studio riporta inoltre che l'Italia si colloca al penultimo posto per equità intergenerazionale: l'indice europeo di equità fra le generazioni si attesta, in Italia, a circa 130, a fronte di una media europea appena sopra ai 100. Per arginare il problema il rapporto ritiene necessario "un patto tra generazioni con un contributo da parte dei pensionati nella parte apicale delle fasce pensionistiche con un intervento progressivo sia rispetto alla capacità contributiva, sia ai contributi versati". In questo senso  lo studio propone "una rimodulazione dell'imposizione che, con funzione redistributiva, tenga conto della maturità fiscale" ed un "contributo solidaristico da parte della generazione più matura che gode delle pensioni più generose".

Ulteriori dati allarmanti emergono in merito ai Neet, i giovani fra i 15 ed i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impiegati in forme di apprendistato professionale: aumenta il loro peso sull'economia, salito a 32,65 miliardi, a fronte dei 23,8 del 2008, nonostante la cifra sia diminuita rispetto ai 34,6 miliardi del 2014.  Il costo sociale ed economico di questa fascia della popolazione, riporta lo studio, equivale a circa il 2,3% del Pil nazionale.

 

foto: adnkronos.com 

Marta Pietrosanti


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