Scuola: Azzolina, priorità sostegno e lotta a dispersione
Politica Lazio Roma

Scuola: Azzolina, priorità sostegno e lotta a dispersione

giovedì 13 febbraio, 2020

ROMA, 13 FEB - Tra le priorità dell'atto di indirizzo politico-istituzionale con gli obiettivi del Ministero dell'Istruzione per quest'anno, l'inclusione scolastica: "Dobbiamo aumentare il personale specializzato sul sostegno, fare più formazione e dare rapida attuazione alle nuove norme in materia. 

Il nuovo ciclo di specializzazione sul sostegno partirà a breve. Eredito una situazione non semplice, ma non mi tiro indietro. Ho insegnato sul sostegno e so quanto sia importante dare il giusto supporto alle famiglie e agli studenti", spiega la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. 

Il Ministero sta avviando anche "azioni mirate contro la dispersione scolastica che è diminuita, ma non abbastanza". E soprattutto continua ad essere ancora troppo elevata al Sud e nelle aree più povere del Paese. "La scuola deve tornare ad essere un ascensore sociale. Per me lo è stata, vorrei che fosse così per tutti", continua. 

Per la ministra è necessario "educare i giovani a una cittadinanza attiva, alla sostenibilità ecologica, sociale, economica promuovere l'innovazione e le competenze digitali: saranno anche queste priorità del nostro Ministero, in raccordo con le scuole. Stiamo chiudendo le Linee guida sull'educazione civica e faremo partire quanto prima la formazione dei docenti. Bisogna diminuire drasticamente la burocrazia, il personale non può essere soffocato da incombenze farraginose che rischiano di distogliere da tutto il resto. C'è tanto da fare, ma vogliamo farlo". 

"Promuoveremo una maggiore alleanza scuola-famiglia nel rispetto dei ruoli di tutti - aggiunge Azzolina -. E la formazione per tutto il personale, compresi gli Ata, sempre dimenticati. Ce n'è davvero bisogno. 

Daremo regole certe per l'accesso alla professione docente. Bisogna cominciare a programmare davvero i concorsi per evitare che in futuro si ripeta quello che è successo in questi ultimi dieci anni: una cronica mancanza di insegnanti a causa di regole incerte e concorsi a singhiozzo". 

"Chiudo con una cosa che mi sta molto a cuore: in questi mesi ho ricevuto centinaia di messaggi da parte di supplenti pagati con pesante ritardo. Da supplente purtroppo era successo anche a me e so che fatica si faccia. Fra le priorità c'è anche il nostro impegno a garantire pagamenti più rapidi nei confronti di chi fa un lavoro importante nelle nostre scuole", conclude.


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