Scuola: Più docenti per disabili al Sud, rispetto al Nord
Pubblica Istruzione Emilia Romagna

Scuola: Più docenti per disabili al Sud, rispetto al Nord

lunedì 8 novembre, 2010

BOLOGNA -  Meno insegnanti per disabili al Nord e più al Sud; in totale una media di 2 studenti a docente e un positivo rapporto di 1,71 per la Campania: sono questi alcuni dei dati consegnati dal Ministero dell'Istruzione ai sindacati sul rapporto “Alunni disabili/docenti di sostegno” e oggi resi noti da alcuni giornali. Una situazione che in generale non è cambiata rispetto allo scorso anno. Anzi, sono in aumento gli studenti che hanno il diritto al sostegno, 7.272 in più; in aumento anche gli insegnanti (4.339). Una media di 2 studenti a docente.[MORE]

Ma vediamo più in dettaglio questa 'fotografia' fornita dal Ministero : la percentuale degli alunni disabili è del 2,4%, rispetto ad un 2,3% dell'anno precedente; per 94.430 posti di sostegno (90.032 nel 2009/10).
La situazione è migliore al Sud, dove, storicamente, gli insegnanti di sostegno sono stati più numerosi.
Ma le cose peggiorano al Nord. Già nello scorso anno la Lombardia presentava un quadro diverso rispetto alla media nazionale di 2,31 studenti per insegnanti; il rapporto quest'anno è salito a 2,34, meno, dunque, docenti rispetto agli alunni. Idem per Liguria (2,03), Piemonte (2,13) e, di poco, Emilia-Romagna (2,02).

Discorso inverso per il Sud: in cui spicca la Campania, rapporto di 1,71, migliore rispetto all'esercizio precedente (1,75). Stessa tendenza per Basilicata (1,55), Puglia (1,69) e Sicilia (1,78).

A completezza di questa analisi occorre però riportare ulteriori dati: il 30% dei professori di sostegno sono precari, ciò a scapito dei ragazzi, che necessitano di maggiore assistenza e che vedono, anno per anno, cambiata una figura di riferimento, per la loro crescita, che è l'insegnante.

“La continuità didattica – ha sottolineato Francesco Scrima, segretario Cisl Scuola – è ancora più importante per loro. Se dobbiamo risolvere la questione dei precari è proprio da qui che bisogna cominciare”.
A peggiorare la situazione, fa notare Evelina Chiocchia, presidente del Coordinamento insegnanti di sostegno, l'assenza, rispetto agli anni precedenti, del tetto alle presenza dei disabili per ogni classe: “Prima non potevano essere più di uno nelle classi da 25 e più di due nelle classi da 20. Adesso non ci sono limiti. E ci può essere la tentazione di concentrarli in una sola classe, alleggerendo le altre”. Quello del numero di alunni per classe è un altro tema oggetto di discussione tra Ministero e Sindacati, che lamentano una tendenza recente all'affollamento delle aule. Sempre secondo i dati forniti dal Ministero, il rapporto degli studenti in classe è passato da 21,1 a 21,3 per classe. “Cosi – ha lamentato Domenico Pantaleo, segretario della Flc Cgil – l'integrazione degli studenti disabili diventa ancora più difficile”.

Manlio Scimeca - Redazione Emilia Romagna


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