Politica

Giuseppe Madia: senza i Paesi delle aree interne la Regione Calabria perderebbe l'anima

Non v'e' dubbio che la provocazione di Francesco Merlo su Repubblica del 12 Maggio vada raccolta e rilanciata.
SELLIA MARINA (CZ) 13 MAG - Credo che liquidare il fenomeno abbandano-ripopolamento-spopolamento dei borghi nelle aree interne, inziato, soprattutto in Calabria, con la realizzazione della rete ferroviaria e stradale lungo la costa, dove il miraggio della modernità ha contribuito a deturpare anche il paesaggio marino, sia stato frettoloso e non rispettoso delle bellezze dei tanti borghi e centri storici disseminati nelle valli e nelle montagne alpine, negli Appennini fino ad arrivare alla punta dello Stivale.

Dove non si contano le bellezze naturali, ambienti incontaminati, montagne in parte inesplorate, una natura spesso selvaggia che offre spettacoli unici al mondo. Un patrimonio ambientale e paesaggistico universale e conclamato anche dall'UNESCO.

Borghi e centri storici in continuo abbandono abitativo dove si accentuano sempre di piu' le diseguaglianze territoriali, i disagi e le fragilita' urbane. Borghi che pero' hanno una anima, una vitalita' propria i quali chiedono con dignita', finalmente, un progetto di rilancio per fronteggiare la speculazione economica e la criminalita'.

E' in questa direzione, in era pandemica, ed utilizzando il patrimonio di conoscenze e di studi effettuati sugli spopolamenti demografici, che necessita un ripensamento delle politiche di "strategie nazionale", mai attuate fino in fondo.

Certamente non saranno i modelli Kolchoz in Unione Sovietica e Kibbutz in Palestina, ma dovranno essere attinenti al tempo, in maniera innovativa, magari con una facile accessibilita', con reti tecnologiche avanzate, con programmi di sviluppo in agricoltura e nella forestazione, nell'accoglienza, nel creare economia mantenendo, valorizzando, salvaguardando i paesaggi e i prodotti, le emergenze architettoniche delle aree interne.

Alla politica e agli architetti-urbanisti-demografi-sociologi spetta dare una risposta definitiva, vista la crisi dei modelli di sviluppo delle citta', ma non in contrapposizione ad esse, piuttosto nella direzione di creare nuove opportunita' per questi territori. La Calabria, in questo senso, con le sue contraddizioni storiche ma anche con la sua storia plurimillenaria, può essere un laboratorio da cui prendere le mosse.

*Architetto - delegato ai Lavori pubblici e Urbanistica del Comune di Sellia Marina (CZ)

Giuseppe Madia