Crescita, continuità e identità: la visione dell’allenatore rossoblù prima della sfida
Alla vigilia della sfida Crotone–Giugliano, in programma domani alle 17:30 allo Scida, mister Longo ha analizzato in conferenza stampa il momento della squadra, tra consapevolezze, aspettative e margini di crescita.
Continuità e gestione della gara: la chiave per fare il salto di qualità
Il tecnico ha risposto alle prime domande analizzando uno dei temi più ricorrenti di queste settimane: la mancanza di continuità nella prestazione durante i 90 minuti.
Secondo Longo, il calcio moderno raramente permette gare lineari:
“Le partite non sono mai uguali dall’inizio alla fine. Ci sono momenti in cui domini e altri in cui devi soffrire. Il punto è saper restare dentro la partita.”
Il mister ha riconosciuto che il Crotone crea molto ma concede troppo, e quando concede rischia spesso di subire gol. Un limite che il gruppo sta provando a superare con lavoro e consapevolezza.
Una squadra “antieconomica”: produce tanto ma converte poco
Longo ha utilizzato una definizione precisa:
“Siamo una squadra antieconomica: produciamo tanto ma concretizziamo meno di quanto dovremmo.”
Per questo, l’allenatore punta sulla crescita degli esterni offensivi, fondamentali nel suo sistema tattico. Proprio la recente gara di Coppa Italia ha evidenziato un aspetto positivo: la reazione del gruppo e l’impatto delle energie fresche dalla panchina.
Giugliano in crescita: pressing alto e attenzione alla transizione
Sul prossimo avversario, Longo ha elogiato l’organizzazione di gioco e il lavoro del tecnico Capuano:
“Affrontiamo una squadra aggressiva, che pressa alta e cerca di togliere il primo possesso all’avversario. Dovremo leggere bene le pressioni e restare ordinati.”
Il mister chiede ai suoi coraggio, equilibrio e applicazione tattica, soprattutto nelle fasi in cui la gara diventerà emotivamente complicata.
Pressione alta sì, ma con organizzazione ed equilibrio
Uno dei punti più interessanti della conferenza riguarda il pressing. Longo spiega che il Crotone può alzare il baricentro, ma solo mantenendo le distanze corrette tra i reparti:
“Pressare non significa solo andare avanti. Significa responsabilità: se sali, devi accettare l’uno contro uno e difendere con coraggio.”
Secondo l’allenatore, quando la squadra riesce a essere compatta, riesce anche a dominare il gioco, come accaduto in alcuni frangenti recenti.
Ricci, Maggio e Murano: scelte ancora aperte
Parlando dei singoli, Longo ha confermato che più giocatori offensivi stanno tornando in condizione. Ricci, Maggio e Murano sono potenziali titolari, ma la scelta verrà definita dopo la rifinitura.
Particolare attenzione anche al giovane Mario Perlingeri, ritenuto dal mister una risorsa importante in prospettiva.
L’aspetto mentale: l’allenatore richiama la generazione moderna
Una riflessione profonda è arrivata sul tema dell’attenzione mentale, una delle sfide principali nel calcio odierno:
“Le nuove generazioni hanno un livello attentivo più basso. Dobbiamo allenare la concentrazione e restare connessi alla partita per 100 minuti.”
Per Longo, il Crotone deve imparare a mantenere lucidità strategica anche nei momenti di difficoltà.
Conclusione
La conferenza si è chiusa con un messaggio chiaro: il Crotone ha qualità e struttura per competere, ma il passo successivo passa da continuità, mentalità e sacrificio collettivo.
Domani al Ceravolo arriverà un avversario determinato: servirà un Crotone maturo, intenso e capace di trasformare il gioco prodotto in risultati concreti.