Sogni infranti: I giovani demotivati vanno all'estero

Tempo di lettura: ~3 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

VERONA, 30 NOVEMBRE 2013 - Cresciuti come la generazione del futuro, ora l’Italia ostacola i sogni dei giovani. Li costringe a lasciare il Paese per tentare di costruirsi una carriera altrove. Questo succede perché siamo un Paese vecchio e avaro. Non si lascia spazio ai giovani perché si perderebbero i propri privilegi, la costituzione non protegge abbastanza la classe media e la burocrazia ostacola le imprese.

Siamo cresciuti come la generazione del futuro che avrebbe cambiato il Paese. Ora siamo cresciuti e ci troviamo davanti ad un muro invalicabile se non per chi ne ha le risorse finanziarie; ostacolati da un’Italia che non fa crescere e che non da opportunità. L’università è diventata, o sarebbe meglio dire, è ritornata ad essere un bene concesso a pochi eletti; e quei pochi che se la possono permettere alla fine degli studi si dirigono all’estero. Le borse di studio scarseggiano e molte famiglie non si possono permettere esborsi ingenti di denaro per aiutare i figli a costruirsi un futuro. Noi giovani siamo costretti a casa senza via di scampo, le aziende non ci fanno lavorare perché siamo privi di esperienza. I politici si spacciano come protettori del popolo, invece sono solo dei ladri con maschere ben costruite, ostacolano la crescita di noi giovani e ostacolano la crescita del Paese. Arrovellano le loro menti su problematiche di esigua importanza, non fanno leggi a favore della popolazione. [MORE]

Ma che fine fanno i ragazzi diplomati? E le scuole superiori sono effettivamente un trampolino di lancio verso il mondo del lavoro o è soltanto una mera illusione?

Terminata la scuola dell’obbligo, i neodiplomati sono di fronte ad un bivio: continuare gli studi o entrare nel mondo del lavoro. Per chi decide di intraprendere la carriera universitaria le difficoltà non si limitano solamente allo studio ma al contrario gli ostacoli sono ben maggiori. Infatti i tagli all’istruzione hanno limitato sia i contenuti delle borse di studio sia le quantità erogate delle stesse. Molti studenti, anche se meritevoli, sono costretti ad abbandonare il proprio sogno perché i genitori non possono sostenere i costi dell’istruzione dei propri figli e forse ritenteranno l’anno seguente. Per chi invece decide di addentrarsi nel mondo del lavoro la questione non è più semplice. I più fortunati, quelli con una buona conoscenza delle lingue straniere, vanno all’estero per migliorare le proprie conoscenze linguistiche o sperando di fare carriera, la maggior parte inizia come lavapiatti o camerieri. Mentre coloro che rimangono nel Paese se hanno un po di fortuna lavorano con contratti a tempo determinato o a progetto di tre mesi o poco più, come cassieri o commessi. Gli altri i quali ambiscono magari ad imparare una professione che possa dar loro motivo di soddisfazione per gli studi fino ad ora compiuti, rimangono a casa nella speranza che, prima o poi, verranno chiamati da qualche azienda.

In Italia sono circa 654 mila i giovani disoccupati e in tutto questo lo Stato dov’è?

(Foto: 02blog.it)

Erika Bressan

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Erika Bressan

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.