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Sparatoria a Monaco: proclamata in Baviera una giornata di lutto nazionale

MONACO - Una giornata di lutto nazionale è stata proclamata per oggi, sabato 23 luglio, in Baviera, in memoria delle vittime dell'attentato di Monaco, dove la situazione sembra essere tornata alla normalità soltanto alle due del mattino quando è stato revocato l'invito ai residenti a non uscire dalle proprie abitazioni. Il killer, autore della sparatoria che ha causato la morte di nove persone ed il ferimento di 16, si è suicidato sparandosi alla testa, a circa un chilometro dal luogo della strage.

L'area del centro commerciale Olympia è inaccessibile, in quanto la Polizia Scientifica sta effettuando i dovuti rilievi del caso. Nelle altre aree della città, i veicoli sono tornati a circolare intorno alle due del mattino, quando la zona ha smesso di essere blindata. Da quanto appreso, erano circa 2500 gli uomini della Polizia giunti a Monaco per presidiare ogni angolo della zona, grazie anche all'ausilio di svariati elicotteri che sorvolavano i quartieri. È previsto in giornata il comitato interministeriale federale per la sicurezza.[MORE]

Le indagini sono in corso e, secondo quanto appreso dalla testata Bild, il diciottenne autore della strage di Monaco viveva con i genitori nella periferia della città a Maxvorstadt. Intorno alle due del mattino la casa del killer è stata perquisita dalle forze dell'ordine. Il padre, da quanto riferiscono i media locali, è stato portato presso la caserma di Monaco per essere interrogato.

Sembrerebbe essere esclusa, al momento, la pista del terrorismo islamico, almeno secondo le dichiarazioni rese dal capo della Polizia di Monaco, Hubertus Andrae. Risulta possibile, però, che una testimone abbia raccontato alla Cnn che il killer, prima di sparare, abbia urlato "Allah Akbar".

Luigi Cacciatori

Immagine da youreporter.it