Salute

Stamina: il video a favore rimosso da YouTube

ROMA, 19 GENNAIO 2014 - Il metodo Stamina continua a far discutere. Dopo la puntata di PresaDiretta interamente dedicata alla vicenda, partono le denunce. La notizzia di oggi è che il Garante della privacy ha chiesto e ottenuto da YouTube la rimozione di un video di Pro Stamina Italia.

La motivazione è semplice: la bambina affetta da una gravissima malattia era tranquillamente riconoscibile nel video pubblicato e nessuno aveva pensato di oscurare il volto della piccola. Per il Garante, il video: "(...)lede in modo gravissimo la sua dignità, determinando una indebita diffusione di dati personali, particolarmente sensibili, in completa violazione del Codice sulla protezione dei dati personali".[MORE]

La madre, intervistata da Repubblica, ha spiegato il trauma della famiglia: i 50mila Euro dati a Vannoni per prestare le cure, le promesse di una guarigione mai avvenuta, le sofferenze indicibili durante le iniezioni. Tutti questi dati sono oggi valutati dalla Procura di Torino, che ha emesso in tutto venti avvisi di garanzia.

Tra gli otto nuovi avvisi di questi giorni, c'è anche uno a carico di Vannoni. Ad Agosto 2012 erano dodici gli indagati coinvolti nell'inchiesta, che ora è alle battute finali. Le accuse a carico di Vannoni sono: esercizio abusivo della professione medica, farmaci imperfetti ed ora anche la violazione della privacy per il video indebitamente messo su YouTube.

 

AGGIORNAMENTO [ore 16,13] Tre scienziati hanno accusato il programma televisivo "Le Iene" di aver contribuito al cosiddetto "Inganno Stamina". Secondo i tre esperti, il programma avrebbe "prodotto immagini distorte del serio lavoro svolto dai professionisti della prima Commissione incaricata dal Ministro facendo ricorso a piene mani alla loro (solita) scenografica e stucchevole pseudo-ironia".

Altra accusa fatta al popolare programma di Italia Uno è che i giornalisti avrebbero filmato dei bambini malati solo per "dimostrare" i miglioramenti successivi alla cura. Se ci saranno ulteriori aggiornamenti vi informeremo quanto prima.

Fonte: Repubblica.it

Annarita Faggioni