Economia

Starbucks, Schultz: "In Italia è finita in un gioco politico"

MILANO, 28 FEBBRAIO – Così l’amministratore delegato di Starbucks Howard Schultz, che oggi ha rilasciato due interviste sulle edizioni cartacee delle testate italiane Corriere della Sera e Repubblica: "Devo essere sincero, il dibattito sulle palme ci ha davvero stupito".[MORE]

Il numero uno del colosso americano, nato nel 1971 a Seattle e presente oggi in ben settantadue Paesi - fatturato 21 miliardi, utili 2,8 -, ha parlato del piano di investimento previsto dall'azienda in Italia: "Costruiremo una vera fabbrica del caffè e un centro di panificazione con l'alleato italiano Princi. Sarà il negozio più grande d'Europa" ha affermato il ceo al Corriere.

Schultz ha poi stimato che, con il nuovo piano dell'azienda, saranno creati trecentocinquanta nuovi posti di lavoro. Il luogo scelto per la “fabbrica del caffè”, a Milano, sarà l'ex sede delle Poste di Piazza Cordusio e avrà una superficie di 2500 metri quadri; aprirà alla fine del 2018. Oltre ai piani di investimento, le interviste sono servite anche a chiarire la posizione di Starbucks sulla questione delle palme piantate nei giardini in piazza Duomo.

"Pensavamo di offrire qualcosa di bello alla città. Ma ogni mercato può presentare temi diversi. In questo caso Starbucks è finita dentro un problema di tipo politico" ha affermato Schultz al Corriere. Mentre a Repubblica ha sottolineato: “Mi auguro che la gente capisca che volevamo fare soltanto qualcosa di utile per la città". Le piante sono state date alle fiamme da alcuni vandali, atto su cui sta indagando la Procura.

 

Luna Isabella

(foto da ilcorsivoquotidiano.net)