Stop ai rifiuti lanciati dalle auto: nuovo Decreto-legge con multe fino a 18 mila euro e arresto

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Entra in vigore il decreto legge n. 116/2025, che introduce pene molto più severe contro chi getta rifiuti da veicoli in marcia o in sosta. Grazie all’uso delle telecamere di videosorveglianza, sarà possibile multare gli automobilisti anche senza fermo immediato da parte delle forze dell’ordine.

Un Problema di Decoro e Sicurezza Stradale

Il lancio di rifiuti — che siano mozziconi di sigaretta, lattine, bottiglie di vetro o sacchetti di immondizia — non è solo un gesto incivile che danneggia l’ambiente, ma può rappresentare un pericolo concreto per motociclisti e altri automobilisti. Un rifiuto in strada può causare incidenti, oltre a inquinare fiumi, fossi e aree naturali.

Come Funziona la Nuova Legge

Il decreto modifica l’articolo 15 del Codice della Strada, consentendo di utilizzare immagini provenienti da impianti di videosorveglianza comunali, autostradali o privati come prove valide per emettere sanzioni.

Basterà una foto chiara della targa per risalire al proprietario del veicolo e notificare la multa anche giorni dopo l’infrazione.

Sanzioni e Multe

  • Rifiuti non pericolosi (fazzoletti, mozziconi): multa fino a 1.188 euro.
  • Rifiuti pericolosi o ingombranti (lattine, vetro, sacchetti di immondizia): ammenda da 1.500 a 18.000 euro con segnalazione alla Procura.
  • In aree protette o zone inquinate: arresto da 6 mesi a 5 anni e mezzo, fino a 7 anni nei casi più gravi.

Sospensione della Patente e Confisca del Veicolo

Per le violazioni penali è prevista la sospensione della patente fino a sei mesi. In caso di uso di veicoli aziendali per lo smaltimento illecito di rifiuti, può scattare la confisca del mezzo e il titolare dell’azienda rischia fino a 5 anni e mezzo di reclusione per omessa vigilanza.

Obiettivo: Tolleranza Zero contro l’Inciviltà

Il decreto mira a tutelare l’ambiente e prevenire incidenti stradali. Le telecamere diventano così alleate fondamentali delle forze dell’ordine, vigilando 24 ore su 24 anche nei festivi.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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