Strage di via D'Amelio: nove assolti nel processo di revisione a Catania
Cronaca Sicilia

Strage di via D'Amelio: nove assolti nel processo di revisione a Catania

venerdì 14 luglio, 2017

CATANIA, 14 LUGLIO - La corte d'appello di Catania ha assolto nove persone, imputate con l'accusa di strage per l'attentato di via D'Amelio, in cui il 19 luglio 1992 perse la vita - tra gli altri - il giudice Paolo Borsellino. I magistrati catanesi hanno così celebrato il processo di revisione delle condanne, alcune delle quali all'ergastolo, emesse a Caltanissetta a carico di nove persone coinvolte ingiustamente nel delitto. A consentire il nuovo giudizio sono state le rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza, le quali hanno riscritto la storia della fase esecutiva della strage, smentendo le menzogne raccontate da pentiti come Vincenzo Scarantino e scagionando chi, a vario titolo, era stato ingiustamente condannato per l'eccidio. [MORE]

Il giudizio di revisione ha riguardato Gaetano Murana, Giuseppe Orofino, Cosimo Vernengo, Natale Gambino, Salvatore Profeta, Giuseppe La Mattina, Gaetano Scotto, Vincenzo Scarantino e Salvatore Candura. Quest'ultimo è stato condannato solo per il furto della macchina che venne imbottita di tritolo e non per il reato di strage, mentre Orofino è stato ritenuto responsabile di appropriazione indebita, favoreggiamento e simulazione di reato. La corte d'appello di Catania ha poi assolto anche Salvatore Tomasello, che però nel frattempo è morto.

Resta, per chi ne rispondeva, la condanna per mafia - già abbondantemente scontata da tutti tranne che da Scotto. Sarà ora la corte d’appello di Caltanissetta a dover rideterminare la pena, passaggio fondamentale per quantificare i risarcimenti dei danni che chi è stato condannato ingiustamente chiederà. Da risarcire saranno solo i danni derivanti dalla ingiusta condanna per strage, visto che quella di mafia è definitiva. I risarcimenti potranno essere richiesti quando la sentenza di revisione diventerà definitiva.

“Quali rappresentanti dello Stato, ci sentiamo in dovere di chiedere scusa, nonostante non siano nostre le responsabilità, per le condanne ingiuste inflitte nell'ambito del processo per la strage di via D'Amelio”, è stato il commento finale delle due procuratrici generali.

Claudio Canzone

Fonte foto: comune.cinisellobalsamo.mi.it


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