La morte di un uomo di 37 anni nel giorno previsto per l’esecuzione dello sfratto riporta al centro il tema delle nuove povertà e delle fragilità sociali.
Un gesto estremo nel giorno della notifica
Un uomo di 37 anni, residente nel centro di Grosseto, è stato trovato senza vita nel suo appartamento di via Roma. Il suicidio sarebbe avvenuto poche ore prima dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario incaricato di eseguire lo sfratto.
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane era in una condizione economica difficile: da mesi non riusciva più a pagare l’affitto né le bollette, e non aveva un impiego stabile. Quando le forze dell’ordine sono entrate nell’appartamento, hanno trovato una scena segnata dal degrado e dall’abbandono.
La solitudine dietro una tragedia annunciata
I vicini raccontano una storia di lenta deriva: “Non è morto ieri, è morto giorno dopo giorno” – dicono. La madre, avvisata poco dopo il ritrovamento, è arrivata sul posto tra urla e disperazione. Fino a qualche tempo fa viveva con lui, ma lo aveva lasciato nel tentativo di permettergli un percorso di autonomia.
La proprietà dell’immobile avrebbe anche tentato una mediazione offrendo la cancellazione dei debiti arretrati pur di recuperare l’appartamento, ma il giovane non ha mai lasciato la casa.
Secondo le prime ipotesi, la morte risalirebbe alla notte precedente. La procura di Grosseto ha aperto un fascicolo conoscitivo, mentre la polizia scientifica e il magistrato di turno hanno effettuato i rilievi. Sarà l’autopsia a stabilire con precisione tempi e modalità.
Un caso che non può essere ignorato
Questo episodio non è isolato. Il Sunia, sindacato degli inquilini, sottolinea come questo drammatico fatto richiami quello avvenuto a ottobre a Sesto San Giovanni, dove un anziano si è lanciato nel vuoto durante l’esecuzione di uno sfratto.
Secondo il sindacato, questi eventi sono la conseguenza di:
- assenza di politiche abitative adeguate
- tagli ai fondi per la morosità incolpevole
- mancanza di una rete sociale di protezione
- costi abitativi sempre più alti rispetto ai salari reali
Quando strumenti di supporto e soluzioni tempestive mancano, spiegano, lo sfratto diventa un muro insormontabile, capace di trasformarsi in disperazione.
L’appello: servono interventi urgenti sulle politiche abitative
Il Sunia chiede al Governo, alla Regione Toscana e agli enti locali un piano straordinario per l’emergenza casa, con l’obiettivo di:
- aumentare le risorse per il sostegno all’affitto
- ampliare i fondi per le situazioni di morosità incolpevole
- rendere disponibili oltre 100.000 alloggi pubblici
- destinare 6,5 miliardi di euro alla riprogrammazione edilizia sociale
Secondo l’associazione, senza una risposta strutturale il numero di casi come quello di Grosseto rischia di aumentare.
Una tragedia che interpella tutti
La morte del trentasettenne non è solo un fatto di cronaca: è il riflesso di una crisi sociale silenziosa, fatta di solitudine, fragilità emozionale, precarietà lavorativa e mancanza di tutela.
Questo episodio invita a una domanda collettiva:
Quanto vale, oggi, il diritto alla casa in Italia?