Cronaca

Tangenti sanità a Milano, la Procura: "Numerose operazioni chirurgiche forzate"

MILANO, 12 APRILE - Operazioni chirurgiche forzate: è questo uno dei primi punti sui quali si concentra l’attenzione della Procura di Milano, impegnata nelle indagini sul presunto giro di tangenti che sta coinvolgendo la sanità milanese. In Procura, intanto, stanno arrivando numerose segnalazioni da parte di pazienti che ritengono di aver subito danni fisici dalle operazioni di Giorgio Maria Calori, primario del Cto-Pini e principale protagonista dell’inchiesta. Su Calori e sui colleghi coinvolti nell’indagine pesa l’accusa di corruzione: avrebbero venduto presidi medico-sanitari in cambio di denaro, anche sotto forma di false consulenze, borse di lusso, cesti natalizi e inviti a convegni. [MORE]

Nell’inchiesta rientrano, oltre a Calori, altri medici di prim’ordine. Tra loro anche la direttrice sanitaria del Pini, Paola Navone, e i colleghi Carmine Cucciniello, Lorenzo Drago e Carlo Luca Romanò. Rimane però Calori il fulcro dell’indagine: di lui il gip Teresa De Pascale ha sottolineato, nell’ordinanza di custodia cautelare, “l’approccio interventista, volto al maggior guadagno piuttosto che alla cura del paziente”. Emerge anche un litigio, datato 15 marzo 2015, tra Calori e un anestesista del Pini contrario a operare per una frattura al femore un paziente cardiopatico, peraltro “senza la copertura del presidio cardiologico”.

Intanto la Regione Lombardia fa sapere, per bocca del governatore Attilio Fontana, di volersi costituire parte civile. Ed è lo stesso Fontana ad annunciare una legge “per razionalizzare i controlli anticorruzione, passando dagli attuali tre enti (Anac, Comitato di controllo e Comitato regionale trasparenza e appalti) a uno soltanto. Domani al via gli interrogatori dei primari.

Claudio Canzone

Fonte foto: huffingtonpost.it