Politica

Tav: sì di Tria, no di Toninelli

ROMA, 1 MARZO - “Ci sono posizioni differenti nel governo ma credo ci sarà un’evoluzione positiva” questa l’opinione del ministro dell’economia Giovani Tria, che durante il Forum economico Franco-italiano di Versailles è stato interrogato rispetto alla Tav. Ha continuato Tria:”Confindustria e il Medef sono determinati a sostenere il completamento della rete Ten-T e di tutti i principali progetti infrastrutturali necessari ad attuarla. In particolare, la linea ad alta velocità Torino-Lione, anello mancante del corridoio Mediterraneo”.

Nel frattempo Palazzo Chigi smentisce la notizia riportata da alcuni quotidiani secondo cui il premier Giuseppe Conte ha ipotizzato il progetto di una mini-Tav ed abbia chiesto ulteriori informazioni sull’analisi costi-benefici.

Il ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, ribadisce il no suo e del Movimento5stele alla Tav. Intervistato durante la visita al cantiere per la ricostruzione del ponte, crollato nel 2011, di Annone Brianza (Lecco), dichiara: “Il Tav può anche servire e sono felice se dopo il 2070 serve, ma io sono il ministro delle infrastrutture e mi sento responsabile se domani crolla un altro ponte e muore qualcuno, anche se giuridicamente non lo sono, perché avrei potuto impiegare le risorse del Tav per fare manutenzione a quella infrastruttura” e prosegue: “ Voglio impegnare tali soldi per fare molto meglio di una galleria che sarà pronta tra 15 anni e che forse darà benefici solo dopo il 2070”. Ha, inoltre, specificato il ministro:” Stiamo pagando per la Francia una galleria di 57 km, di cui 45 in territorio francese, la stiamo pagando quasi tutta noi perché loro devono fare un investimento enorme fuori e non lo stanno facendo”.

Incalza Toninelli: “Penso che i politici che ci hanno preceduto si dovrebbero vergognare di avere impegnato soldi che magari potevano essere sfruttati per la manutenzione di infrastrutture, come il ponte di Annone, e non farli crollare in testa ad una persona”.

Sul nuovo documento prodotto dal Ministero degli Interni afferma:” Nessuno può dire che esiste un’altra analisi costi- benefici sulla Tav, ne esiste una sola”.

Per concludere, al quesito se è possibile un miglioramento della linea Torino-Lione, il ministro ha risposto:” Tutto si può migliorare, ma qui non si tratta di una linea esterna, ma di fare una galleria di base, quel buco costa 11 miliardi, 3,5 all’Italia, soldi che voglio impegnare meglio, con cantieri su tutto il territorio nazionale per fare manutenzione ed evitare altri morti”.

Ludovica Portelli