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Tavecchio, la Fifa indaga sulla presunta frase razzista del candidato alla presidenza della Figc

CAGLIARI, 28 LUGLIO 2014 – Non accennano a placarsi le polemiche sulla frase razzista pronunciata dal candidato alla presidenza delle Federcalcio, Carlo Tavecchio. Già presidente della Lega Dilettanti, nei giorni scorsi Tavecchio aveva ottenuto anche l’appoggio della Lega Pro, della Lega di Serie B e di quella della A; nella massima Serie, infatti, aveva raccolto 18 voti su 20 e soltanto Juventus e Roma avevano espresso parere negativo. Sembrava un percorso in discesa, nonostante Demetrio Albertini, altro nome in corsa per successione di Giancarlo Abete, avesse intanto reso noto di non aver intenzione di ritirare la propria candidatura e di voler continuare fino all’ultimo benché il proprio avversario avesse già un’ipotetica maggioranza del 68%. [MORE]

La situazione però si è evoluta rapidamente e le percentuali schiaccianti a favore di Tavecchio rischiano di polverizzarsi dopo la gaffe compiuta dal candidato a margine della conferenza di presentazione svoltasi lo scorso venerdì 25. Nel bel mezzo del suo discorso, incentrato sulla necessità di mettere sotto contratto calciatori extracomunitari che abbiano grandi capacità e curricula di rilievo, Carlo Tavecchio ha affermato che “in Italia giocano titolari calciatori che prima di arrivare qui mangiavano banane”. L’uscita infelice del presidente della Lega Dilettanti ha sollevato subito un polverone e sono arrivate contestazioni da parte di diversi giocatori stranieri. Inoltre, la Fiorentina ha ritirato il suo appoggio, il presidente della Sampdoria ha chiesto una nuova assemblea della Lega di Serie A per rivalutare le proprie posizioni e infine il presidente del Cesena ha proposto che ciascuno voti autonomamente e in base alla propria opinione personale.

La notizia si è sparsa rapidamente oltre i confini nazionali e la Fifa stessa, in prima linea per la lotta contro il razzismo, ha inviato una lettera per avere delle spiegazioni più precise sulle presunte dichiarazioni razziste pronunciate da Tavecchio. Anche la portavoce della commissaria allo sport dell'Unione Europea ha commentato l'accaduto, spiegando che l'Ue concede libertà e autonomia alle federazioni, però "il calcio ha particolari responsabilità nel combattere il razzismo".

A complicare ulteriormente la situazione è arrivata anche la telefonata-scherzo trasmessa nel corso del programma “La zanzara”, su Radio 24. Tavecchio, che è stato raggiunto telefonicamente da un finto Luciano Moggi, non si è accorto dell’inganno e ha parlato con il dirigente radiato dalla Figc e ha commentato con lui la situazione.

(Foto da: professionecalcio.net)

Vanna Chessa