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Tennistavolo in Sardegna: cronache pongistiche del 28 settembre 2023

CAGLIARI, 28 SETTEMBRE 2023 - VITTORIA AL TROFEO CONI: SEMBRA UN SOGNO MA È TUTTO VERO

PARLANO I PROTAGONISTI

Un successo ancor più bello perché inaspettato e quindi portatore di tanta felicità esternata con orgoglio e furore da tutto il movimento pongistico isolano. Risuonano ancora forti gli echi della vittoria in Basilicata da parte della rappresentativa FITeT Sardegna al Trofeo CONI 2023, l’unica tra tutte quelle imbarcatesi da Elmas e Alghero ad essere salita sul gradino più alto del podio. Un risultato che ha scatenato la felicità del tecnico regionale Francesca Saiu: in questi anni di collaborazione con il Comitato ha sempre spronato i suoi ragazzi a dare il massimo nei contesti nazionali in cui la selezione sarda è invitata a partecipare. E a darle retta fino in fondo, nella fattispecie, sono stati i quattro under 15 da lei convocati: Laura Alba Pinna, Luca Broccia, Maria Laura Mura e Federico Casula. Tre su quattro sono tesserati con il Tennistavolo Sassari, Luca per il Tennis Tavolo Guspini. Tante le soddisfazioni da loro accumulate per aver vinto tutte le sfide, fino alla finalissima contro la Liguria al PalaOlimpia di Pisticci (Matera).

Sulla via del rientro in Sardegna i quattro trionfatori hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni, spronate ovviamente dalla loro allenatrice.

Come vi sentite con un oro addosso? 

Laura Alba Pinna: “Mi sento molto contenta di questo risultato, è stata una grande emozione”.

Luca Broccia: “Felicissimo perché non mi aspettavo questo grande risultato”.

Federico Casula: “Orgoglioso e felice perché la nostra squadra è riuscita a vincere l'oro con avversari ben noti”.

Maria Laura Mura: “Sono contenta di aver vinto e sono molto contenta di aver portato una medaglia”.

Sensazioni durante le partite?

Laura Alba: “C’era un po’ di tensione all’inizio; poi è stata superata anche grazie al supporto della squadra”.

Luca: “Le sensazioni che ho provato durante le partite erano di paura e ansia di perdere”.

Federico: “Emozionato e sorpreso di aver vinto alcuni doppi decisivi”.

Maria Laura: “Io avevo molta paura di perdere nel singolo, ma alla fine è andata molto bene”.

Questo Trofeo Coni 2023 come lo ricorderete?

 

Laura Alba: “Una bellissima esperienza, abbiamo potuto utilizzare il tempo libero per conoscere altre persone oltre a quelle della nostra disciplina”.

Luca: “E’ stata un manifestazione molto carina abbiamo fatto amicizie nuove”.

Federico: “È stata una manifestazione piena di emozioni poi in più è arrivata la soddisfazione della vittoria quindi è stato il doppio della felicità”.

Maria Laura: “Mi è sembrato molto bello perché per me è stato il primo Trofeo Coni, infatti oltre ad essere contenta di aver portato questo risultato, lo sono anche per aver socializzato con altre ragazze, divertendomi parecchio”.

Un pensierino a piacere?

Laura Alba: “Vorrei solo ringraziare la mia squadra che è sempre stata di supporto e mi ha fatto vivere al meglio questa indimenticabile manifestazione”.

Luca: “Faccio i complimenti alla mia squadra per questo risultato eccezionale e al tecnico Francesca Saiu e a tutto lo staff della FITeT”.

Federico: “Innanzitutto ringrazio tutti gli organizzatori che hanno reso possibile tutto questo; poi anche il mio tecnico Francesca Saiu che ci ha guidato in questa bellissima esperienza. Grazie mille a tutti”.

 

Maria Laura: È stato molto bello stare qua in Basilicata, portare una medaglia d’oro. Insomma è stato tutto divertente.

PRIMO TORNEO STAGIONALE AL PALATENNISTAVOLO DI CAGLIARI SUCCESSI DI BOI, MONTALBANO, ROSSI, LECCA E EREMITA

Ritrovarsi armonicamente in un gioco di sensazioni uniche, grazie agli effetti benefici che questo sport riesce a sprigionare. Al Palatennistavolo di Cagliari i padroni di casa della Marcozzi riservano ai loro ospiti, quasi un centinaio a nome di diciassette società distribuiti tra sabato e domenica, un intrigante avvio di stagione, in attesa che anche i campionati prendano il loro irresistibile avvio. In realtà nell’impianto di Mulinu Becciu è già tangibile quell’aura di propensione all’agonismo, dettata proprio dall’imminente inizio delle competizioni a squadre di vertice, quelle che accomunano espressioni italiane ed internazionali di spiccato spessore tecnico e fisico. Ma i big che si allenano nel tempio del pongismo campidanese questa volta hanno lasciato volentieri il passo alle realtà nostrane che nel loro piccolo esprimono comunque tanto impegno e personalità.

Nei cinque verdetti espressi dai tornei di categoria, tre sono proprio l’espressione del profetismo in patria, a partire da quel nome leggendario chiamato Giuseppe Rossi che a sessant’anni suonati dimostra a tutti che la classe si discosta assai dall’H2O e che in questo sport tutto è possibile davvero. Se lui è stato il re incontrastato dei 5^ categoria, il gruppo Marcozzi (vedi Quattro Mori Cagliari) monopolizza il settore femminile con un’altra vecchia conoscenza, Luana Montalbano, che ritorna in auge proprio nella società che l’aveva lanciata qualche lustro fa, imponendosi nei 4^. E poi continua a convincere Barbara Lecca (5^ categoria) che con alle spalle appena tre anni di attività ha saputo mettere subito a frutto i consigli di chi le è stata molto vicina. Gli altri successi arridono al giocatore sarrabese Simone Boi (Muravera TT), implacabile nei 4^ maschili, e al piccolo turritano Edoardo Ivan Eremita (Tennistavolo Sassari) che senza aiuti tecnici in panchina, si fida ciecamente del padre che lo indirizza dritto sul podio più alto dei 6^ categoria.

4^ MASCHILI

Sono in ventidue i pongisti che rappresentano la categoria più forte della due giorni cagliaritana. Dopo una prima fase composta da sei gironi, i dodici superstiti animano il tabellone che alla fine sancisce il successo di Simone Boi. L’atleta di Muravera parte da testa di serie n. 3 ed ha il merito di sconfiggere il favorito Francesco Lai (Tennis Tavolo Guspini). Di seguito il resoconto del vincitore: “Direi che la parola più giusta per definire questa vittoria sia “sofferta”, sebbene sia arrivato a Cagliari con grosse aspettative, probabilmente anche superiori a quelle che mi consentirono di primeggiare al memorial Giovanni Cuccu, vinto in primavera. Ero altresì consapevole di avere accumulato, in questi anni, pochissime presenze ai tornei. Nel primo incontro ho battuto Gian Luca De Vita (Marcozzi): di sicuro mi è servito per immedesimarmi nel clima della competizione. Mi sono sorpreso quando ho superato Riccardo Dessì (Muravera TT) perché in vita mia non c’ero mai riuscito; lì ho avuto le prime avvisaglie sul fatto che avrebbe potuto essere una giornata prolifica. Passato il girone da primo ho disputato una serie di incontri, uno più faticoso dell’altro: il più complicato senza dubbio quello contro il mio compaesano Alberto Mattana (Muraverese) a cui faccio i complimenti perché mi ha messo molto in difficoltà, ma l’ho spuntata ai vantaggi del quinto. La semifinale è stata meno combattuta rispetto alle mie aspettative, anche se comunque molto tirata. In quattro set ho avuto ragione di Andrea Manis (Muraverese), giocatore esperto che sa dove indirizzare palla e non a caso mi ha dato sempre molto fastidio. Nonostante la fatica ho conservato un po’ di energie per la finale messasi incredibilmente in discesa più di quanto pensassi. Infatti Checco Lai, molto esperto di questi palcoscenici, è anche abituato a vincere tornei. Fortunatamente, a parte il primo set, non gli ho mai dato chances di entrare in partita e il risultato finale (3-0) la dice lunga. Sono molto soddisfatto perché questo successo mi dà i giusti stimoli per l’inizio del campionato. Ringrazio la società che mi ha permesso di fare il torneo e in particolare Nicola Pisanu nel sostegno costante. E poi anche Alessandro Costa e Emanuele Cuboni che mi hanno sostenuto anche se da leggera distanza. Gli obiettivi restano gli stessi ma con molta più convinzione di prima”.

L’ascesa verso la piazza d’onore del medico guspinese è cominciata con l’eliminazione di Riccardo Dessì, suo ex compagno di scuderia, cui segue quella del lanuseino Emanuele Cuboni (Muravera TT) in quattro parziali.

Tra i primi otto figurano pure Elia Licciardi (Tennistavolo Sassari) e Silvio Dessì (Tennis Tavolo Guspini).

4^ FEMMINILI

Sono in otto che si iscrivono alla competizione rosa. Il pronostico viene rispettato in pieno perché allo scontro decisivo si ritrovano la favorita Luana Montalbano (Quattro Mori Cagliari) e la testa di serie n. 2 Martina Mura (Tennistavolo Norbello). Dopo aver perso ai vantaggi la prima frazione, Luana fa suoi i successivi tre set ed esulta: "Non ricordo quando sia stato l'ultimo torneo a cui abbia partecipato – ammette - sicuramente non meno di undici anni fa. É passata letteralmente una vita: ho cambiato lavoro, nazione, stile di vita, ma il tennistavolo è sempre stato quella parte di me che non ho mai voluto cambiare e che mai cambierò. Sono cresciuta tra le mura della Marcozzi. Ho ricordi indelebili della fatica, della frustrazione ma anche e soprattutto della gioia che ho provato lì dentro. E domenica è stato davvero emozionante rivedere tutti i miei amici pongisti, e soprattutto vedere che riesco ancora a mettere la pallina dall'altra parte. Nel girone ho iniziato con un po' di tensione, che si è trasformata in calma nel corso delle partite. É stato bellissimo vedere e giocare contro le giocatrici della nuova leva, le giovanissime Elena Kuznetsova e Letizia Pusceddu, e la vincitrice del singolo quinta, nonché mia attuale compagna di squadra Barbara Lecca. Dopo il girone, ho disputato la semifinale contro mia sorella, Sara, grandissima giocatrice che ha ripreso l’attività quest'anno. La vittoria con lei mi ha portato in finale contro Martina, che è stata mia compagna di squadra qualche anno fa. Ho perso il primo set e poi punto dopo punto, senza mai perdere la concentrazione, sono riuscita a portare a casa la vittoria. Martina mi conosce, quindi mi sono dovuta impegnare il doppio per riuscire a fare punto”.

Nel suo percorso che l’ha portata in finale Martina Mura ha estromesso dal tabellone Letizia Pusceddu (Torrellas Capoterra).

5^ MASCHILI

Un plotoncino di ventisei persone gremisce i tavoli di gara con l’intento di dare una nuova impronta alla stagione che gli attende. Suddivisi in sette gironi vengono sottoposti alla prima fisiologica scrematura. Tra loro il sornione Giuseppe Rossi attende di mettersi alla prova da quella fittizia undicesima posizione tra le teste di serie. È lui a raccontare con grande sportività il suo nuovo, glorioso impatto col pongismo giocato: “È stato un “rientro” faticoso, come tutti i rientri dopo numerosi anni di assenza che sono stati anni in meno di gioco ed anni in più all’anagrafe! Però scendere in campo ti dà sempre un’emozione particolare ed adrenalina diversamente riscontrabile, per cui lo si fa anche se l’allenamento e la preparazione non è certo all’altezza. Comunque è il segno che la fiamma, quella della passione, è sempre viva. I risultati parziali non raccontano le vere difficoltà del torneo: fin dal girone le partite sono state tirate al di là dei punteggi registrati ed in questo momento i set si vincono più con la testa che con la prestazione fisica e tecnica. Girone quindi ok con set tirati sia all’esordio con Mauro Usai (ITC Fermi Iglesias), sia con la testa di serie n. 4 Celestino Pusceddu (Torrellas Capoterra). Dopodiché le difficoltà, solite, contro i puntini, per me sempre critici: in ordine quelli di Luca Paganelli (Muraverese), Giancarlo Pili (Fermi Iglesias) con il quale ho perso anche un set e il n. 1 del torneo Fabrizio Melis (Tennis Tavolo Guspini) in semifinale. In finale nuovamente Pusceddu, già incontrato nel girone: primi due set tirati, terzo più in discesa, comunque una bella “lotta”. Diciamo che come inizio di stagione è stato più che positivo: è come riprendere da zero e bisogna quindi andare molto gradatamente. D’altronde, alla mia età, coi ritmi non è che possa essere differente”!

Il percorso di approccio alla finale da parte di Pusceddu è cominciato con l’eliminazione di Aleksander Evans (Tennistavolo Sassari) con cui era sotto per 1-2. Poi prosegue avendo la meglio nettamente sul n. 3 Roberto Murgiano (Muraverese) e in semifinale in quattro set su Stefano Conconi (Santa Tecla Nulvi). Tra i migliori della giornata figurano, dietro il podio, anche Licio Rasulo (Marcozzi) e Christian Liscia (Tennis Tavolo Guspini).

5^ FEMMINILI

Diciotto prospetti a referto fanno pensare ad un inizio stagionale con buone aspettative. Le due favorite si ritrovano in una finale che risulta essere infuocata sino all’ultimo punto. Prevale, ai vantaggi della bella, la tesserata dei Quattro Mori Barbara Lecca che nella graduatoria iniziale stava proprio alle spalle della più accreditata Chiara Scudino (Tennistavolo Sassari) solida comunque nell’andare fino in fondo.

La lista delle giocatrici che Barbara ha incontrato nel tabellone comincia con Elèna Kuznetsova (Tennis Tavolo Guspini), seguita da Chiara Cottiglia (La Saetta Quartu) e chiusa con Chiara Scudino che a sua volta si è liberata della concorrenza di Sara Floris (Torrellas Capoterra) e della promettente Anna Dessì (Muravera TT).

“Ovviamente non posso che essere felice per il risultato ottenuto – interviene Barbara Lecca – ma non mi aspettavo assolutamente di vincere, visti anche i pochissimi allenamenti fatti dopo la pausa estiva. La finale contro Chiara Scudino è stata molto combattuta, ho cercato di rimanere concentrata e lucida ed è andata bene”. La vincitrice racconta i suoi esordi con la disciplina: “Ho iniziato a giocare a tennistavolo subito dopo la fine del lockdown, a fine 2020, giusto per fare un po’ di movimento. E grazie alla nostra allenatrice Madalina Pauliuc, che ci ha sempre motivati, ho deciso di iscrivermi ai tornei. Diverse avversarie le avevo già incontrate nel mio primo e unico torneo fatto a primavera, alcune di loro sono molto giovani e ho notato che migliorano rapidamente. Non avevo mai sfidato Chiara ma sapevo essere forte. Non ho aspettative per questa stagione ma se dovessi ottenere buoni risultati sarà sempre un grande traguardo. Ringrazio tutti i miei compagni di società per avermi sostenuto con un caloroso tifo e ringrazio soprattutto Luca Pinna per i preziosi consigli dati in ogni singola partita. Ottenere il risultato è stata una bella soddisfazione ma la cosa più importante è che questo sport mi diverte e soprattutto mi ha fatto incontrare delle belle persone”.

6^ MASCHILI

Il gran ritrovo al Palatennistavolo era cominciato sabato pomeriggio con l’afflusso dei sesta, il più copioso con trentasei unità e probabilmente quello maggiormente passibile di colpi di scena, considerato che a prevalere è stato il dodicenne Edoardo Ivan Eremita (Tennistavolo Sassari) partito come testa di serie n. 13 e capace di battere il più esperto Luca Pinna della Marcozzi dopo un’altra epica battaglia.

In precedenza si era imposto su Marco Dessì (Muraverese) Fulvio Simonelli (Atletica Serramanna) e Mauro Usai (Enrico Fermi Iglesias).

Pinna, che partiva da n. 10, si è invece fatto strada lasciando a mani vuote Roberto Pusceddu (Quattro Mori Cagliari), Francesco Mela (Tennistavolo Decimomannu), Davide Mameli (Marcozzi).

Tra i primi otto anche Sergio Vacca (Tennis Tavolo Guspini) e Massimo Aru (TT Carbonia).

Con l’ausilio del padre Maurizio, che l’ha seguito in panca, il vincitore si fa conoscere di più dagli appassionati.

“Al rientro delle vacanze estive – rivela Edoardo Ivan Eremita - ho ripreso immediatamente gli allenamenti con il nuovo coach Andrei Bukin per prepararmi a questo primo torneo al meglio, frequentando la palestra ogni giorno con costanza, determinazione ed impegno. Ci tenevo a fare un buon risultato e credevo nelle mie possibilità, ma sinceramente non pensavo di poter vincere, anche perché sapevo che questa volta sarebbero stati quasi tutti grandi; ed io ho appena compiuto 12 anni…sinceramente il mio obiettivo primario era quello di arrivare nei primi otto per poter giocare anche la 5^ categoria la domenica, ma soprattutto avevo voglia di confrontarmi.

Raccontaci come sei giunto fino in fondo

Nel girone di qualificazione temevo Davide Mameli (Marcozzi), che già avevo incontrato precedentemente, risultando sempre sconfitto. Ma questa volta è stato diverso e dopo il primo set abbastanza combattuto sono riuscito a conquistare anche i successivi due con una sempre maggiore serenità. Ho passato il girone al primo posto: forse è stato allora che ho iniziato a credere di potermi realmente qualificare per l’indomani, sperando in un buon abbinamento. Il primo scontro diretto per gli ottavi l’ho tenuto con un piccolo come me, Marco Dessì (Muraverese), che sicuramente non è riuscito ad esprimersi al meglio e così mi sono ritrovato quasi d’improvviso ai quarti con Fulvio Simonelli (Atletica Serramanna), che con tenacia mi ha strappato il primo combattuto set. Forse questa è stata la sfida o meglio “il momento” più difficile, soprattutto con me stesso; precedentemente, in tali simili circostanze, ero crollato psicologicamente, non riuscendo più a giocare e perdendo di conseguenza malamente. Questa volta è stato diverso, sono riuscito a rimanere sereno ed a “giocare” nel vero senso della parola, divertendomi e impostando il mio gioco, fatto di improvvisi cambi di ritmo, potenza e direzione, sempre più convinto delle mie possibilità, portandomi in vantaggio nei successivi due set e riuscendo poi a chiudere la partita al quinto e decisivo set.

Come ricorderai la finale?

Non potrò mai dimenticare due cose: innanzitutto la lealtà sportiva di Luca Pinna e di tutti i componenti della Marcozzi, che mi hanno fatto sentire sempre “in casa” a casa loro, trasmettendomi serenità e sicurezza, finanche applaudendo i miei colpi più significativi e spesso incitandomi come se fossi uno della loro squadra: è stato bellissimo! Ho vinto i primi due set, subendo poi la rimonta di Luca che si è portato, combattendo punto su punto, sul due pari. Mentre mi accingevo a giocare il terzo e decisivo set, mio padre emozionatissimo e con gli occhi lucidi, mi ha sussurrato: “sei stato bravissimo, ma ora è il tuo momento, questa gara è la tua e non devi permettergli di portartela via, mettici il cuore, vai”. E poi so solo che ho vinto.

Parlaci dei tuoi inizi

Ho iniziato a praticare con convinzione questo bellissimo sport da circa due anni appena, innamorato e distratto soprattutto dal calcio. Da poco sto riuscendo ad apprezzare il miglioramento delle mie prestazioni; infatti solo quest’anno, a gennaio, sono arrivato terzo al Torneo Giovanile under 15 di Nulvi ed a marzo secondo ai Campionati Sardi under 13 a Muravera. dopo una finale combattuta con Varis Lai che avrei voluto incontrare a Cagliari, ma lui non ha passato il girone di qualificazione…appuntamento rimandato.

Cosa ti attendi dai prossimi mesi agonistici?

Sono determinato ad allenarmi con impegno e costanza perché devo e posso sicuramente migliorare. I successi sono sicuro che verranno di conseguenza. Mi piacerebbe fare bene ai prossimi Campionati italiani, vedremo.

Come mai hai preferito giocare a tennistavolo e non ad un altro sport?

Mi sono avvicinato al Tennistavolo grazie alla passione del mio papà e piano piano, ma con sempre maggior vigore, la sua passione è diventata anche la mia. Per il resto sono un amante degli sport in genere, ma purtroppo a causa degli impegni scolastici ho deciso di dedicarmi in primis al tennistavolo;

Ringraziamenti particolari?

Mi sento di dover ringraziare tutti i componenti passati ed attuali dell’ADS Tennis Tavolo Sassari e soprattutto il Presidente Marcello Cilloco, sempre presente, attento e disponibile nella gestione di tutti e di tutto, vera anima di questo sport che accomuna atleti e famiglie quasi in un’unica grande e bella famiglia. Forse nessun altro sport esprime come il tennistavolo i veri valori della sportività e della lealtà, consentendo altresì di giocare a tutti ed a tutte le età.

Ultime considerazioni?

Vivendo la vita reale si impara in fretta che le sconfitte e le frustrazioni sono sempre dietro l’angolo. Le vittorie “di fila” sono sempre più rare, la nostra responsabilità solidale e soprattutto il ruolo genitoriale di tutta la comunità è anche quello di educare le nuove generazioni ed i nostri ragazzi affiancandoli, soprattutto con l’esempio, nella loro strada verso una vita felice, fatta di vere emozioni vissute, positive ma anche spiacevoli, di gioia o di tristezza, di serenità o di rabbia, insegnandogli che si genera senso e valore dalle emozioni piacevoli ma anche da quelle spiacevoli. Le nuove generazioni, i nostri ragazzi, sono poco avvezzi alle frustrazioni, alle sconfitte, al dolore, il pericolo è che siano impreparati a fronteggiare la vita reale, troppo abituati a nutrirsi di like nel calore protettivo della famiglia e della loro cameretta, potrebbero intimorirsi davanti alle difficoltà che incontreranno nella vita reale. Il tennis tavolo con la necessaria disciplina ed impegno nella preparazione, con il dover fronteggiare da soli e/o condividendole con il coach e/o i compagni di squadra le proprie emozioni, con la necessità di affrontare avversari sempre nuovi e/o diversi ed in situazioni imprevedibili, pensando ed agendo rapidamente, con le sue vittorie e le sue sconfitte, sicuramente è un buon campo d’allenamento e formazione per i nostri ragazzi ed anche per noi tutti per una vita felice e che ci trovi sempre pronti e soprattutto sempre migliori.   

ANDREA GIORGI PIAZZATO IN LOMBARDIA

La bandiera della Muraverese viene sventolata a Cernusco sul Naviglio (Milano) subito dopo il torneo open che ha accomunato i 5^ categoria maschili con i 4^ femminili. Il villaputzese Andrea Giorgi si è distinto raggiungendo il secondo posto, dietro a Carlo Accorsi del Villa d’Oro Modena, mostratosi più in palla chiudendo la pratica in tre set. In precedenza il sarrabese aveva superato indenne cinque turni ad eliminazione diretta.

Nella stessa località due native di Cortemaggiore, Arianna Barani e Giulia Cavalli si giocano la finale del 3^ categoria maschile - 2^ categoria femminile, con la prima, poi vittoriosa, che sta vestendo la maglia del Quattro Mori Cagliari e la seconda che invece milita con il Muravera TT:

A1, A2 FEMMINILE E B FEMMINILE AL VIA

Tra sabato e lunedì i più importanti campionati nazionali prendono il via e la Sardegna si ripresenta con Tennistavolo Norbello e Marcozzi in serie A1 mentre Quattro Mori, Muravera TT e Tennistavolo Norbello rappresenteranno la Sardegna in A1 femminile in un girone unico formato in tutto da appena sei compagini.

Chi più, chi meno ha modificato gli organici rispetto alla scorsa stagione e c’è tanta attesa per quantificarne la consistenza. Sabato a Norbello, a partire dalle 17:00 tradizionale partita doppia con la squadra femminile che ospita il Quattro Mori Cagliari, detentore della Europe Cup e la maschile che invece riceve il Top Sin Messina. Appuntamento alle 17:00 nella palestra comunale di via Azuni. Domenica pomeriggio la Marcozzi esordisce sul campo del S. Espedito Napoli. Ma la prima squadra a mostrarsi sarà il Muravera TT, venerdì 20 settembre nella fortezza del Sudtirol a Bolzano. Poco respiro per le donne del clan guilcerino, di nuovo in campo lunedì 2 ottobre in casa delle campionesse in carica del Castel Goffredo (18:30).

Variegata anche la presenza delle società sarde nel campionato di serie A2 femminile che prende il via domenica 1° ottobre 2023. Nel girone B il Tennistavolo Norbello Blu gioca le prime due sfide a Lozza (Varese). Il girone C vede tra le sei protagoniste il Quattro Mori Cagliari di scena a Carrara. Nel “D” ben tre compagini sarde in lizza con Muravera TT, il neopromosso Tennistavolo Sassari e il Tennistavolo Norbello Giallo che esordiranno a Molfetta.

Tennistavolo Sassari e Muravera TT sono protagoniste anche nel girone G della B femminile. I primi impegni sono previsti sempre domenica a Roma.

EUROPE CUP WOMEN: ESORDIO AMARO PER TENNISTAVOLO NORBELLO E MURAVERA TT

La seconda manifestazione europea a squadre più importante organizzata dalla ETTU (Europe Cup Women) non vedrà, per adesso, nessuna formazione sarda in lizza. Nel primo turno, infatti, sia il Muravera TT, sia il Tennistavolo Norbello hanno accumulato due sconfitte a testa a Mirandela (Portogallo) dove in gironi differenti, hanno provato a passare il primo turno. Il club del centro Sardegna presentatosi con la russa Sofia Ivanova, Veronica Mosconi e Eleonora Trudu, seguite dal tecnico Domenico Colucci, hanno prima perso di misura con le spagnole dello Vellsam - Hujase Jaen Paraiso Interior. L’indomani sconfitta più secca patita dallo KTTC AFP Antwerpen (Belgio).

Nel gruppo A il club sarrabese, arrivato nella penisola iberica con Valentina Roncallo, Olga Vishnyakova, Miriam Carnovale, seguite in panca da Michael Oyebode, hanno prima ceduto il passo al CSM Constanta (Romania), successivamente alle padrone di casa dello CTM Mirandela.

 

Nella foto il podio torneo  5^ maschili di Cagliari