Roberto Occhiuto si dimette dopo l’inchiesta per corruzione, ma annuncia la ricandidatura alle elezioni
Un vero e proprio scossone istituzionale colpisce la Regione Calabria: il presidente Roberto Occhiuto ha annunciato le sue dimissioni, sorprendendo tutti con un video pubblicato sui social. Al centro della decisione, l’inchiesta della Procura di Catanzaro che lo vede indagato per corruzione, ma anche il blocco amministrativo generato dalla situazione giudiziaria.
«Ho deciso di dimettermi, ma anche di ricandidarmi», ha dichiarato Occhiuto nel video girato simbolicamente nel cantiere della metropolitana di Catanzaro, a testimonianza – secondo lui – di un’azione politica concreta e trasformativa per la regione.
"Saranno i calabresi a decidere il futuro della Calabria"
Il governatore ha lanciato un messaggio forte: «Non saranno le inchieste o le manovre politiche a scrivere il destino della Calabria, ma i suoi cittadini». Con queste parole Occhiuto annuncia di voler affrontare la sfida elettorale imminente con trasparenza e determinazione.
Secondo il presidente dimissionario, la macchina amministrativa regionale è paralizzata: «Nessuno firma nulla, tutti temono ripercussioni. È un clima che sta uccidendo la possibilità di agire». Da qui la scelta di interrompere anticipatamente il suo mandato, pur rilanciando la corsa per la riconferma.
Un elenco di opere per dimostrare il cambiamento in corso
Nel video, Occhiuto cita una lunga serie di progetti già avviati e cantieri attivi:
- Metropolitana di Catanzaro
- Ospedale della Sibaritide
- Nuovo ospedale di Vibo Valentia
- Interventi su aeroporti e sulla SS106 Jonica
Secondo il governatore, questi esempi concreti sarebbero la prova che la Calabria sta finalmente rompendo con un passato di immobilismo: «La Calabria non è più in ginocchio. Non può permettersi di fermarsi ora».
Occhiuto: “Non ho nulla da temere dall’inchiesta”
Il presidente afferma di aver chiarito ogni aspetto dell’indagine con la magistratura e ribadisce di non temere le accuse: «In un Paese civile, un avviso di garanzia non dovrebbe bastare per interrompere un mandato. Tuttavia, in Calabria finisce sempre che si blocca tutto e si azzera ogni cosa, anche quando poi le accuse vengono archiviate».
Nel suo attacco politico, Occhiuto se la prende con una parte della classe dirigente locale: «Ce l’ho con chi, in tanti anni, non ha realizzato nulla per questa terra. Con chi si rallegra quando la Calabria viene dipinta male, con chi usa le inchieste per tentare di farmi fuori politicamente».
Prossime elezioni regionali in Calabria: in gioco continuità o discontinuità
Con le elezioni regionali ormai imminenti, il dibattito si sposta sul futuro della regione. Occhiuto si pone come garante della continuità di un modello di sviluppo basato su cantieri, investimenti e progettualità concreta, mentre i suoi oppositori preparano una campagna che ruoterà inevitabilmente attorno alla vicenda giudiziaria.
Il voto sarà anche un banco di prova per testare la fiducia dei calabresi in un presidente che chiede legittimazione popolare dopo aver scelto la via della trasparenza istituzionale.
Conclusione
Le dimissioni di Roberto Occhiuto segnano un momento storico per la Calabria, che si trova nuovamente al centro dell’attenzione nazionale. In bilico tra rinnovamento e crisi, tra progetti infrastrutturali e procedimenti giudiziari, la regione è chiamata a scegliere quale strada intraprendere. E, come ha sottolineato lo stesso Occhiuto, saranno i calabresi, questa volta, a scrivere il prossimo capitolo.
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