"Ti ammazzo"! Una minaccia che è reato anche tra coniugi

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 Pisa, 30 gennaio 2013 - Moderare i termini di una discussione dovrebbe essere una regola di buon senso e di civiltà. Ma non solo. Conviene attenersi a modelli comportamentali di moderatezza anche per le possibili conseguenze penali.

“Ti ammazzo” le aveva detto minacciosamente il marito. La signora “minacciata” aveva ricambiato denunciando l’incauto coniuge. Ne erano seguiti processo di primo grado e successivo appelllo, sino alla sentenza della suprema corte di Cassazione.

Quest’ultima ha infine detto la sua in maniera definitiva. Condanna per minacce. La minaccia è infatti un reato “di pericolo” ha sottolineato la suprema Corte. Il che significa che non occorre una vera e propria lesione del bene minacciato. In altre parole, è sufficiente che il male prospettato ( in questo caso...l'uccisione potenziale...!) possa incutere timore al minacciato.[MORE]

Avv. Raffaele Basile

foto tratta da "Srampalibera.it"

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Scritto da Raffaele Basile

Giornalista di InfoOggi

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