Toninelli punta al rilancio di Alitalia: "Il punto fondamentale è l'italianità"
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Toninelli punta al rilancio di Alitalia: "Il punto fondamentale è l'italianità"

giovedì 19 luglio, 2018

ROMA, 19 LUGLIO - Il punto fondamentale nel futuro di Alitalia è “l’italianità”. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli sembra riprendere le parole di Silvio Berlusconi, che nel 2008 mise insieme i “capitani coraggiosi” per tentare il rilancio della compagnia evitando l’arrivo di Air France. L’obiettivo di Toninelli è nazionalizzare direttamente la compagnia, “tornando a farla diventare compagnia di bandiera con il 51% in capo all’Italia e con un partner che la faccia volare”. [MORE]

Toninelli lavora al dossier insieme al ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio. L’ipotesi allo studio sarebbe quella di coinvolgere la Cassa depositi e prestiti, ma non solo: anche aziende pubbliche che possono avere a che fare direttamente o indirettamente con l’azienda, spiega una fonte di governo. Il nome in prima fila è quello delle Ferrovie dello Stato, ipotesi inizialmente smentita da Di Maio ma che sarebbe allo studio di alcuni esponenti del governo, soprattutto in virtù del fatto che verrà nominato il nuovo amministratore delegato entro fine mese.

Si tratta, tuttavia, di un’operazione complessa e ancora in fase di studio, come confermato anche dal premier Giuseppe Conte: “Prenderemo in mano il dossier a breve e ci confronteremo”, dice. Intanto, il primo vero segnale ai tre commissari straordinari della compagnia – Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari – è arrivato. Nel prossimo incontro con il governo, il 27 luglio, la terna riceverà la prima indicazione, proprio come Gubitosi aveva chiesto appena alcuni giorni fa: e cioè che la metà più uno dell’azionariato rimarrà in Italia.

I membri del governo stanno approfondendo il dossier grazie ai documenti consegnati dall’azienda nell’ultimo appuntamento. I ricavi sono aumentati (+10% di ricavi da passeggeri a giugno) e le perdite dimezzate, anche se la compagnia continua a perdere. Il sottosegretario ai Trasporti, il leghista Armando Siri, si dice pronto “a incontrare i partner interessati”: Lufthansa, Easyjet e WizzAir drizzano le antenne. Resta ancora da capire, però, se queste aziende siano disposte ad accettare il 49% della compagnia, restando in minoranza nell’azionariato.

Claudio Canzone

Fonte foto: huffingtonpost.it

 


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