Salute

Toscana: cannabinoidi contro il dolore rimborsati dal Servizio Sanitario

FIRENZE, 15 FEB. – Potrebbe essere la Toscana la prima regione in Italia in cui i farmaci cannabinoidi, somministrati per malati terminali e nella terapia del dolore, saranno totalmente rimborsata dal Sistema sanitario nazionale. Sottoporsi ad un mese di terapia, attualmente, ha un costo che va dai 500 ai 900 euro al mese, a seconda del tipo di farmaco. L’iniziativa è partita dal consigliere regionale del Pd Enzo Brogi, che presenterà la proposta nei prossimi giorni con la speranza possa diventare legge a maggio.[MORE]

"Ad oggi – dichiara Brogi - la legge nazionale non prevede il rimborso dei farmaci derivati dalla cannabis da parte del servizio sanitario". “Ogni ospedale - spiega il consigliere Pd - avrà un responsabile per l'attuazione e il rispetto delle linee guida". In un primo momento l’utilizzo dei farmaci sarebbe consentito solo all’interno delle strutture ospedaliere, in futuro l’utilizzo potrebbe avvenire anche a domicilio, sotto stretto controllo medico. Il ricorso ai cannabinoidi sarebbe comunque possibile solo quando le altre categorie di farmaci si rivelino inefficaci.

I principi attivi principali della cannabis, THC e CBD diminuirebbero sensibilmente la nausea ed il vomito causate dalla chemioterapia. I cannabinoidi, inoltre, aumentano l’appetito nel paziente, attenuano gli effetti dell’epilessia, vengono utilizzati in pazienti affetti da glaucoma, morbo di Parkinson, AIDS, sclerosi multipla e nella riabilitazione post traumi spinali. Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha dato l’annuncio dell’iniziativa sulla sua pagina di facebook: “Vorrei che la nostra iniziativa per non far soffrire i malati non venga buttata in politica – ha scritto Rossi -. Non si tratta di proibizionisti o antiproibizionisti: è una questione medica, scientifica e soprattutto di umanità”.

Cristina Reggini