Tosi scrive a Napolitano: "Sulle preferenze Berlusconi e Renzi mentono"
Politica Veneto

Tosi scrive a Napolitano: "Sulle preferenze Berlusconi e Renzi mentono"

mercoledì 29 gennaio, 2014

VERONA, 29 GENNAIO 2014- Il sindaco di Verona Flavio Tosi all’attacco della legge elettorale uscita dalle contrattazioni tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Dal suo tour in giro per l’Italia per la presentazione del suo programma e della sua Fondazione “Ricostruiamo il Paese” (ieri si trovava a Catanzaro ed ha incontrato il sindaco Sergio Aramo), Flavio Tosi scrive al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Berlusconi e Renzi mentono sulla legge elettorale”.
 

“I cittadini chiedono le preferenze” scrive Tosi. “Con le preferenze i parlamentari tornerebbero a rispondere realmente al proprio elettorato. Con il sistema che si intende ancora una volta promuovere, invece, i partiti continuano a decidere non solo chi viene candidato, ma anche eletto in base all'ordine di lista”. Il primo cittadino scaligero prosegue dicendo che ”se davvero dovesse essere approvata nei prossimi giorni la riforma della legge elettorale nel testo della proposta uscita dalle contrattazioni tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi si farebbe carta straccia della sentenza della Consulta. Il cosiddetto 'Italicum' è un ibrido incostituzionale. Un 'superporcellum' con un mix di premio di maggioranza, soglia di sbarramento enorme e liste, pur corte, ma sempre bloccate”. Una proposta che, secondo l’esponente leghista, è “a dir poco contraddittoria rispetto ai principi di quella che dovrebbe essere una riforma seria”.
 

Tosi prosegue: “Le chiedo di considerare con molta attenzione le conseguenze di un'eventuale approvazione in tal senso di una riforma, tanto necessaria per il Paese, quanto da molto tempo attesa dai cittadini". E sule soglie di sbarramento Tosi critica fortemente le percentuali considerate, in quanto, facendo due conti, la Lega ne uscirebbe sottorappresentata: si parla infatti dell'8% a livello nazionale, e del 5% per le forze in coalizione. A detta di Tosi “va data opportunità di peso a partiti del panorama politico, a prescindere dal radicamento nazionale. Se i fautori della proposta ora in discussione ritengono che sul punto la sentenza della Consulta sia stata recepita, parlando di liste bloccate, ma corte, mentono”.
 

Conclude: “Consideri se davvero se la sente di promulgare una legge che, così com'è, non rispetta i principi costituzionali, con il rischio di un nuovo ricorso davanti alla Consulta. Non credo che i cittadini lo possano ancora accettare”.
 

Federica Sterza
 

Foto www.lintraprendente.it

 

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