Cronaca

Treviso, uccide la fidanzatina incinta: "Voleva dirlo a tutti"

TREVISO, 24 MARZO - Dopo il ritrovamento del cadavere della giovane Irina Bacal in un fosso, subito è stato fermato il suo fidanzato, Mihail Savciuc. Il disumano gesto è stato conseguente alla confessione della gravidanza della ragazza."Non vuoi tuo figlio? Allora lo dirò alla tua nuova ragazza e ai tuoi genitori che uomo da niente sei": queste le parole,che secondo Mihail hanno scatenato l’istinto omicida. [MORE]

Molte le incertezze durante l'interrogatorio, che hanno fatto insospettire gli investigatori, fino  a quando in commissariato a Conegliano è arrivata sua sorella. Quando lui l’ha vista, la durezza di quelle ore si è sciolta in un pianto, lei lo ha accarezzato e rassicurato e solo allora il 19enne ha confessato: "L’ho uccisa perché mi aveva minacciato di raccontare a tutti del bambino".

Il ragazzo era sospettato di essere implicato nella sparizione della  ex fidanzata Irina, perchè due giorni prima Mihail era andato a vendere i gioielli della giovane che dalla domenica non dava più notizie di sé. Il ragazzo dopo aver confessato, ha condotto le forze dell'ordine fino al punto in cui aveva lasciato il corpo della sua ex fidanzata. Lui ha spiegato che quel bambino non lo voleva, aveva un’altra storia d’amore, la scuola, il divertimento, ed un figlio era un ostacolo. Così, domenica sera sono andati in quel luogo isolato di Formeniga, hanno discusso e l’ha uccisa. L’autopsia, che sarà eseguita nelle prossime ore, stabilirà quanto brutale è stata la violenza usata per uccidere  Irina e il suo bambino.

Maria Minichino

(fonte immagine il gazzettino.it)