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Turismo e agricoltura rivitalizzati in Umbria dai primi biodistretti della regione

NORCIA, 5 DICEMBRE 2017 Il vino Sagrantino di Montefalco, in provincia di Perugia, possiede uno dei disciplinari più antichi che ne regolano la coltivazione e la produzione. Sono stati rinvenuti documenti che attestano tale circostanza sin dal 1300.

A distanza di oltre sette secoli, il Sagrantino e i suoi territori tornano alla ribalta con la costituzione del Comitato promotore di un biodistretto che sorgerà proprio in tali zone. Il bio-distretto è un’ area geografica dove produttori, agricoltori, associazioni pubbliche e amministrazioni formalizzano un accordo istituzionale per la gestione sostenibile di tutte le risorse locali.

Agricoltura e turismo, innanzitutto, ma non solo. Per un biodistretto che sta per vedere la luce eccone uno, sempre in Umbria, che ha visto proprio oggi la propria nascita. Si tratta del biodistretto ( o ecoregione) di Norcia, che da oggi sarà quindi formalmente il primo biodistretto dell’Umbria.[MORE]

Gli eventi umbri odierni sono stati salutati tra gli altri da Emilio Buonomo, presidente del biodistretto del Cilento. Quest'ultimo è stata la prima "ecoregione" a sorgere in Europa e tuttora svolge un ruolo di guida per gli altri biodistretti,  per le sue buone pratiche consolidate in materia di sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio. Presente all’evento anche Salvatore Basile, presidente della Rete Internazionale dei Biodistretti, IN.N.E.R. Tale rete operativa sta in questi anni svolgendo un’importante funzione di raccordo e promozione a livello europeo delle ormai numerose ecoregioni.

Raffaele Basile 

nella foto, realizata da IN.N.E.R, foto di gruppo del Comitato promotore del Sagrantino