In giro per il mondo

Turista consapevole senza fretta lungo il "Canal du Midi"

Languedoc- Roussillon (Francia), 24 gennaio 2013 - Anche un’attività piacevole come il turismo può divenire…stressante, se fatta con ritmi troppo vorticosi. Ciò di sicuro non accade a chi decida di concedersi una vacanza da...turista consapevole senza fretta. Ad esempio, imbarcandosi in una crociera fluviale sul placido “Canal du Midi” nel sud della Francia.

Ci sono infatti dei luoghi e dei mezzi di locomozione che sanno far apprezzare anche le basse velocità, come occasione per rilassarsi al meglio, godendo pienamente della natura circostante. Riguardo ai luoghi, uno di questi posti è certamente il Canal du Midi, nella regione francese del Languedoc-Roussillon. Riguardo invece ai mezzi di locomozione, uno di questi è la péniche. In italiano péniche si potrebbe tradurre come chiatta da diporto, ma certamente nella nostra lingua si perde un po’ del fascino della lingua madre. Si tratta di un’imbarcazione piatta che appare subito molto lunga, soprattutto in rapporto all’esiguità di spazio dei canali o fiumi dove naviga. La péniche che mi ha ospitato si chiamava Langon.[MORE]

Il suo rilassatissimo capitano, con la cabina di comando posta sul retro, mi ha spiegato che dopo un’onorata carriera di trasporto delle merci la Langon è stata ristrutturata e ha avuto una seconda chance di carriera come imbarcazione da crociera. Nove cabine, cucina attrezzata, ponte-solarium, sale coperte polivalenti. Molto distante dai fasti di un Titanic, certo. I suoi legni scricchiolanti e l’acciaio con qualche venatura di ruggine magari potrebbero un po’ inquietare se si affrontasse il mare aperto. Ma nel Canal du Midi, con i suoi bassissimi fondali e le sponde ravvicinate, anche un eventuale naufragio avrebbe connotazioni di relax. Un relax che viene proprio dallo stato d'animo di turista consapevole senza fretta, oltre che dal paesaggio circostante.

Da quelle parti canale è ombreggiato da platani, pini e cipressi. Sembra proprio un liquido serpente che s’incunea tra la vegetazione dei vigneti circostanti. Il Canal du Midi è lungo ben 240 chilometri e congiunge tra loro Mediterraneo e Atlantico. È un sito dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, con la motivazione ufficiale che «è una delle realizzazioni più straordinarie dell’era moderna». Ha una sua veneranda età, che si aggira sui trecento anni. In gran parte è stato creato dall’uomo. Lungo il proprio tragitto, il Canal du Midi presenta un centinaio di chiuse, necessarie per superare un dislivello complessivo di circa duecento metri. A completamento di un suggestivo puzzle paesaggistico, oltre alle chiuse vi è lungo il canale tutto un insieme di ponti, dighe, tunnel. Tutto ciò va a inserirsi nel paesaggio circostante pieno di suggestioni. Il Canal du Midi negli ultimi decenni non è stato sfruttato granché dal punto di vista degli spostamenti commerciali. Le sue acque placide non hanno retto al confronto con le vie su rotaia e asfalto, decisamente più consone agli spostamenti rapidi che contraddistinguono la nostra epoca.

A bordo si è immersi in un sapiente mix sensoriale che non viene mai meno. Lo sciabordio delle acque lievemente smosse dal lento incedere della péniche è appena percettibile, quanto basta per carezzare apparati uditivi di solito stremati dal frastuono metropolitano. Le interminabili file di platani si riflettono nelle acque come piloni di un ideale ponte che sovrasta le sponde, unendosi talvolta verso il centro in una volta verde che sovrasta le teste dei navigatori. L’aroma intenso della vegetazione circostante solletica gradevolmente le narici.

Al di là del canale, le suggestioni continuano, con gli affascinanti paesini e cittadine “rivierasche”. Castelli e chiese fortificati, villaggi contornati da mura spettacolari, antichi porti e storici ponti ci riportano indietro nel tempo a rivivere le gesta di Catari, antichi Romani e Galli. Bèziers, Agde, Argelière, Malpas sono nomi che si ricollegano ad atmosfere cariche di suggestioni antiche e la suggestiva Carcassone è a un tiro di schioppo. Un po’ di movimento supplementare a bordo viene dall’attraversamento delle chiuse, un’operazione spettacolare di cui si è spettatori in posizione privilegiata. Lungo le sponde del Canal du Midi sorgono anche piste ciclabili, dalle quali ogni tanto spunta qualche gruppetto di ciclisti, che sfreccia a velocità impensabili per una péniche. Anche venti chilometri l’ora! La péniche non arriva a tanto. Ma va benissimo per chi voglia concedersi un turismo consapevole e responsabile. Navigando mezza giornata si arriva a stento a coprire una trentina di chilometri. Una distanza minima, ma sufficiente a un turista consapevole senza fretta per vedere, sentire, annusare e ascoltare una promessa di Eden.