Umbria Jazz: dieci giorni di musica e spettacoli

Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

PERUGIA, 18 LUGLIO – Arrivederci a Umbria Jazz 2012. Terminano così i dieci indimenticabili giorni di ottima musica, splendidi spettacoli, bagni di folla, eventi culturali e gastronomici. Tutto contornato dalla splendida città di Perugia, con i suoi rioni storici racchiusi dalle mura Etrusche. E il sottofondo della calda (non sempre) estate perugina è ovviamente costituito dalle dolci note del Jazz, che riesce ad entrare nel sangue anche dei meno intenditori rendendo così l’atmosfera unica e magica.[MORE]
Un genere elitario e spesso difficile diviene così popolare ed avvicina anche una quantità impressionante di giovani che diventano i protagonisti di questa manifestazione unica al mondo, nata nel lontano 1973. Quest’anno gli incassi hanno superato 1 milione e 200mila euro per circa 400mila paganti. Protagonisti indiscussi, forse non puramente jazz, Carlos Santana e Prince che hanno regalato ore di indimenticabile musica ai fan paganti. I puristi del jazz avranno sicuramente apprezzato maggiormente il tributo per il ventesimo anniversario della morte del mitico, leggendario, meraviglioso Miles Davis, interpretato dagli altrettanto sensazionali Herbie Hancock, Wayne Shorter e Marcus Miller. Per non parlare, poi, di Liza Minelli, con la sua esagerata voce, ultima grande leggenda del musical americano e Gilberto Gil e Sergio Mendes, i quali hanno portato un po’ di Brasile in Umbria grazie ad un, sempre più in voga, latin jazz, misto di samba, reggae ed influenze africane.
Ma la vera atmosfera jazz si respira tra i vicoli, le strade, i giardini in cui giovani artisti itineranti, sconosciuti, spesso notevoli, inondano la città di suoni ed atmosfere quasi retrò. Piazza IV Novembre e i Giardini Carducci, spazi all’aperto e gratuiti, divengono così il vero cuore della manifestazione, luoghi di interminabile sound alla New Orleans anni Trenta. Il jazz, musica vitale, libera, espressiva ma anche virtuosa e spesso “colta” ha ripreso vita ritornano alla sua essenza originaria data da improvvisazione e tradizione di musica popolare. Date al popolo ciò che è del popolo. E di certo l’Umbria Jazz è riuscita in questo intento. Per concludere con il grande jazzista italiano Stefano Bollani: “la grande sfida è conquistare la gente che al jazz ci arriva non per educazione, ma per altre vie”. Viva quindi Perugia, ma soprattutto viva il Jazz!
Filomena Maria Fittipaldi

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Filomena Fittipaldi

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.