Parola e Fede

Un pensiero a Maria. Tu sei benedetta tra le donne

“Tu sei benedetta fra le donne” è un titolo rarissimo nella Bibbia. Prima della Vergine Maria, è dato a due sole persone: Giaele è Giuditta.
È dato a Giaele perché libera il popolo di Dio dall’oppressione di Sisara, al quale con un piolo schiaccia la testa: “Sia benedetta fra le donne Giaele, la moglie di Cheber il Kenita, benedetta fra le donne della tenda! Acqua egli chiese, latte ella diede, in una coppa da prìncipi offrì panna. Una mano ella stese al picchetto e la destra a un martello da fabbri, e colpì Sìsara, lo percosse alla testa, ne fracassò, ne trapassò la tempia. Ai piedi di lei si contorse, cadde, giacque; ai piedi di lei si contorse, cadde; dove si contorse, là cadde finito” (Gdc 5,24-27). [MORE]


È dato questo titolo a Giuditta, perché taglia la testa ad Oloferne, liberando con questa sua prodezza tutto il popolo dei Giudei da un duro e crudele asservimento al Re di Babilonia: “Ozia a sua volta le disse: «Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra, e benedetto il Signore Dio che ha creato il cielo e la terra e ti ha guidato a troncare la testa del capo dei nostri nemici. Davvero il coraggio che ti ha sostenuto non sarà dimenticato dagli uomini, che ricorderanno per sempre la potenza di Dio. Dio compia per te queste cose a tua perenne esaltazione, ricolmandoti di beni, in riconoscimento della prontezza con cui hai esposto la vita di fronte all’umiliazione della nostra stirpe, e ti sei opposta alla nostra rovina, comportandoti rettamente davanti al nostro Dio». E tutto il popolo esclamò: «Amen! Amen!»” (Gdt 13,18-20).


La Vergine Maria è più grande, più di Giaele e più di Giuditta. Ogni giorno schiaccia la testa al serpente: “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (Gn 3,15). Per la sua obbedienza a Dio, il nemico dell’umanità diviene impotente.
Chi dice “Tu sei benedetta fra le donne” è Elisabetta perché Maria è scelta da Dio ad essere la Madre del Messia, del Redentore, del suo Dio: “Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto» (Lc 1,41-45).

Riflettiamo insieme…

La Vergine Maria è la sola donna al mondo che Dio ha scelto per essere la Madre del Figlio suo, del suo Verbo Eterno, del suo Unigenito. La sua è una grandezza unica, irripetibile. Non è esistita prima. Non esisterà dopo. Per l’eternità e per il tempo questa gloria è solo della Vergine Maria. Per questa opera la Vergine Maria non ha annientato alcun’altra persona. Si è fatta la sua umilissima serva. Ha dato tutta se stessa per il compimento della missione ricevuta. Inoltre, ai piedi della croce si è lasciata fare martire nell’anima. Trapassata dalla spada del dolore per la crocifissione del Figlio, offre se stessa a Dio per la salvezza di tutti i suoi figli. Non chiede giustizia. Non domanda vendetta. Prega perché nessuna goccia del sangue del suo Amato Figlio cada invano. Lei è la Madre con un solo desiderio: che ogni suo figlio giunga nella gloria del Cielo, nella beatitudine eterna.
Quanto ancora ci manca per imitare la Vergine Maria? Di quale donna oggi si può dire “Tu sei benedetta fra le donne”? Quanto noi siamo disposti ad obbedire alla parola del Signore?.

Preghiamo insieme…
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Benedetta per i secoli eterni, liberaci dal male che ci opprime e dal peccato che ci conduce alla morte. Ogni giorno scendi sulla nostra terra, cammina al nostro fianco e aiutaci a schiacciare la testa al nemico antico.
Angeli e Santi di Dio, aiutateci a proclamare sempre le lodi della Beata Vergine Maria, la Beata e Benedetta tra le donne. Amen.

Recita l’Ave Maria.