Un "Villaggio" di energia
Sport Calabria

Un "Villaggio" di energia

sabato 12 giugno, 2010

GUARDAVALLE - Dopo la solita confusione creata dall’arrivo dei bambini, il “Villaggio globale” 2010 inizia nel pomeriggio venerdì 11 giugno, con la suggestiva cerimonia d’apertura cui il Coni, Comitato Provinciale di Catanzaro, ci ha ormai abituati. Un lungo serpente umano si crea lungo i viali del villaggio “Faro Punta Stilo”, che ospita la manifestazione, e sfila fino all’anfiteatro, dove lo staff tecnico ha precedentemente allestito e preparato l’occorrente.[MORE]

29 società e quasi 350 bambini non attendono altro che abbiano inizio le attività, ma prima il piccolo Mario, tedoforo per l’occasione, corre con la fiaccola per accendere la fiamma che caratterizzerà e condurrà i piccoli atleti in questi giorni contraddistinti da un caldo torrido.

È il momento dell’inno di Mameli e tutti in piedi cantano accoratamente “Fratelli d’Italia”, augurandosi, di cantarlo ancora per lungo tempo quest’anno, visto che gli azzurri della nazionale di calcio affronteranno i mondiali. Campionati del mondo che si svolgono in un Paese come il Sud Africa che proprio con lo sport ha creato una nazione. Valori, quindi, quelli portati avanti dal Coni, «che oltre ad insegnare a non badare al risultato, creano alleanze importanti a partire da un’amicizia!», come sottolinea Antonio Sgromo, Presidente del Coni, Comitato Provinciale di Catanzaro.

Presente sul palco, in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale, da sempre vicina e sostenitrice di ogni iniziativa che il Coni Catanzaro propone, accanto al Presidente Sgromo, l’Assessore all’Agricoltura Montepaone, che ha portato i saluti del Presidente Ferro ed ha esortato i ragazzi a giocare solo in allegria.

Divertimento, arrivato subito dopo aver giurato solennemente, con tanto di pergamena, di non pensare ai genitori per tre giorni, con i giochi sulla spiaggia. Ogni società, cui sono stati assegnati dei colori di riferimento, ha creato, coordinata da un membro dello staff tecnico del Coni, la cui organizzazione è del Professore Francesco Fratto e del segretario Santo Senese, quattro gruppi ed ognuno a rotazione si è cimentato, correndo e saltando in alcuni esercizi di svago: il tiro alla fune; l’imbuto, che consisteva nel portare con la bocca un imbuto, appunto, legato ad un filo, da un ombrellone all’altro; riempi il secchio, in cui le squadre hanno dovuto riempire il più possibile un grosso recipiente con un bicchiere e, infine, la classica corsa coi sacchi. Per un inizio carico di energia!


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