Una Chiesa che annunci la misericordia ma che ricordi la Legge di Dio
Chiesa e Società Calabria

Una Chiesa che annunci la misericordia ma che ricordi la Legge di Dio

sabato 6 dicembre, 2014

 6 DICEMBRE 2014 - La Chiesa ha iniziato il suo cammino di Avvento, cammino che porterà ogni fedele alla celebrazione del Santo Natale. E’ certamente un tempo di grazia, un tempo di crescita, un tempo di conversione. Da più parti sentiamo echeggiare una verità che è propria di Dio, la misericordia. Che cos’è la misericordia? È il pentimento del peccatore, il ritorno nella verità evangelica, il perdono divino. A cosa, oggi, l’uomo ha ridotto la misericordia? Ha eliminato i primi due passaggi, ovvero, pentimento e ritorno nella grazia e ha lasciato solo il perdono divino. Ma quali sono le condizioni del perdono divino. Nessuno le dice, nessuno le predica. Accanto alla misericordia di Dio c’è la giustizia. La giustizia, ci ricorda cosa posso fare e cosa non posso fare, mette dei punti fermi, dei paletti al mio cammino e questi sono i comandamenti di Dio, Legge donata per regolare relazioni, rapporti, vera e falsa fede. Chi entra in essi entra anche nella vera fede, nel vero culto a Dio. [MORE]


In questa seconda domenica d’Avvento, fin da subito l’Evangelista Marco annunzia di cosa parlerà nel suo Libro. In esso presenterà il Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. La buona notizia è di Gesù. Ma anche Gesù è la buona notizia. Vangelo e Gesù si identificano. Nel suo Libro non si parlerà di altro. Si riporterà tutto ciò che Gesù ha fatto e detto. Le sue opere e le sue parole attesteranno che Lui è veramente il Cristo, realmente il Figlio di Dio.


Gesù che viene per offrire ad ogni uomo la buona notizia di pace, riconciliazione, perdono, misericordia, libertà, fratellanza, deve essere accolto. Come lo si accoglie? Preparandogli la via attraverso la nostra conversione e il nostro pentimento. È questa la prima buona novella. Il Padre celeste ci offre il perdono, la riconciliazione, la remissione di ogni pena dovuta ai nostri molteplici peccati. Si accoglie il perdono del Padre, accogliendo la Parola che il Padre ci rivolge nella sua Legge. Si rientra nei Comandamenti, si è pronti per accogliere Gesù che viene per offrirci la nuova luce nella quale si deve camminare.


E’ trascorsa già una prima settimana di cammino. Abbiamo progredito nella grazia? Siamo cresciuti nel cammino della fede, della speranza, dell’amore, nel cammino della conversione. Il cammino dell’avvento del Signore deve essere per tutti scoperta dei Comandamenti, vita secondo la Legge senza alcuna lacuna. Solo se faremo dei Comandamento il nostro stile di vita possiamo accogliere la luce nuova che Gesù viene a portare nei nostri cuori. Purtroppo oggi i Comandamenti non vengono più neanche insegnati. Non si predica e non si annunzia la sana, vera moralità. Ognuno cammina secondo le voglie e i desideri del suo cuore. Non parliamo dei falsi profeti che predicano la necessaria convivenza con il vizio e con il peccato. Tutto poi viene giustificato facendo appello alla misericordia di Dio che alla sera della vita conduce tutti nel suo regno. Così pensando ed insegnando quale Natale del Signore celebreremo? Quale luce superiore accoglieremo nel nostro cuore? Quale Nuova Parola di Cristo Gesù ci guiderà?


Gesù viene per battezzarci in Spirito Santo. Sappiamo con esattezza cosa ci vuole annunziare Giovanni il Battista? Gesù viene per immergerci nello Spirito Santo, che è Spirito di verità purissima, divina eterna, che è Spirito di comunione, Spirito di sapienza, intelletto, fortezza, temperanza, consiglio, pietà, conoscenza, timore del Signore, che è Spirito di gioia e pace. Siamo battezzati nello Spirito per vincere tutte le opere della carne, ogni vizio, ogni imperfezione, ogni altra venialità. Siamo battezzati in Lui per manifestare al mondo le stesse virtù di Gesù Signore. Gesù viene per liberare i nostri cuori dalla miseria spirituale nel quale siamo precipitati e per innalzarci nella pienezza della sua luce. Se non comprendiamo questo del suo Vangelo, faremo del Santo Natale un evento profano, mondano, frivolo, effimero. Non ne faremo un fatto di cielo, divino, di vera salvezza, di redenzione della nostra storia. Urge per questo una autentica conversione. Dobbiamo fare dei Comandamenti la nostra veste spirituale. Tolto dal cuore il peso del peccato, possiamo correre spediti verso il Signore che viene per elevarci a dignità divina. Che il Signore ci conceda di celebrare un Natale vero, il Natale della nostra rinascita spirituale, il Natale del totale cambiamento della nostra vita.


Il Natale del Signore è cosa seria, molto seria. Il Natale del Signore sarà vero se Cristo nasce in noi, se il nostro corpo diviene il corpo di Cristo, se attraverso il nostro corpo Cristo Gesù nasce in ogni altro uomo. È falsa ogni nascita in noi che non divenga nascita per gli altri. È falsa ogni nascita in noi, se noi non nasciamo alla luce, alla verità, alla pienezza della grazia, in una obbedienza perfetta ad ogni Parola del Signore. È falsa ogni nascita in noi, se ci chiudiamo nel nostro egoismo e non facciamo della vita una perenne Eucaristia, una condivisione, anche del nostro corpo e del nostro sangue, così come ha fatto Gesù Signore. Lui trasformò il dialogo eterno con il Padre nel cielo in dialogo perenne con gli uomini sulla terra. Chiede a noi di fare del dialogo tra di noi un dialogo con il mondo intero.


Don Francesco Cristofaro

www.donfrancescocristofaro.it


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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