Unioni civili, vertice Renzi-Alfano, slitta l'accordo. Il ministro: no adozioni per coppie gay
Politica Friuli Venezia Giulia

Unioni civili, vertice Renzi-Alfano, slitta l'accordo. Il ministro: no adozioni per coppie gay

lunedì 12 ottobre, 2015

ROMA, 12 OTTOBRE 2015 -  Si è tenuto oggi, a Palazzo Chigi, il vertice tra il premier Renzi, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il capogruppo Ap, Schifani, il capogruppo Pd, Zanda, per discutere il nuovo testo sulle Unioni civili, altrimenti noto come "Cirinnà bis". Il vertice si è concluso con un nulla di fatto, permangono dissidi e divisioni su tempi e tematiche. [MORE]

UNIONI CIVILI E DIVISIONI POLITICHE

Già la scorsa settimana, precisamente il sette ottobre, si erano accese le polemiche sul disegno di legge Cirinnà, trattante lo spinoso tema delle Unioni civili. Allora, era stato Maurizio Lupi, insieme agli esponenti di Area Popolare (Ap) ad alzare i toni del dibattito puntando il dito contro la stepchild adoption, contro la pratica "dell'utero in affitto", e la possibile equiparazione delle unioni, nel caso di specie delle unioni tra persone dello stesso sesso, al matrimonio civile. Ragioni, le citate, che anche oggi non hanno contribuito al raggiungimento di un accordo tra gli esponenti delle avverse fazioni politiche e che, invece, son risultate ancora una volta, pomo della discordia tra le stesse. Fazioni che vedrebbero schierati da un lato Pd e M5S e dall'altro Ap e l'ala centrista. 

I NODI CENTRALI: LA CALENDARIZZAZIONE E LA STEPCHILD ADOPTION

In particolare, si apprende che, mentre il Partito Democratico sembrerebbe interessato a calendarizzare in aula, al Senato, il ddl Cirinnà bis, già da mercoledì, ossia prima dell'inizio della sessione bilancio e dopo il termine del "sì" al Ddl riforme, i centristi, vorrebbero evitare un simile accadimento in quanto il testo non risulta esser stato oggetto di discussione. A ribadire questo concetto, la scorsa settimana, fu Giovanardi ritirando l'80% dei suoi emendamenti. Per quanto riguarda la stepchild adoption, il dibattito interno al Pd è piuttosto acceso, mentre i centristi oppongono un fiero "no". Stepchild che potrebbe, tra l'altro, essere convertita in affido. Dunque, l'attuale quadro, pone da una parte Pd e M5S pronti a portare il testo in aula, anche senza relatore, e dall'altro Ncd con il fronte popolare, nettamente contrari. Se la conferenza dei capigruppo al Senato, dovesse calendarizzare il provvedimento, l'aula, mediante voto, deciderebbe il testo base su cui lavorare.

ANGELINO ALFANO, LA FAMIGLIA TRADIZIONALE E LE RICHIESTE EUROPEE

Angelino Alfano, ministro dell'Interno e leader di Ncd/Ap, dopo il vertice ha dichiarato ai cronisti "il tema delle adozioni ci divide molto, il testo Cirinnà 2 va anche meno bene del precedente". Il ministro dell'Interno si fa portavoce di un diffuso timore, nell'area popolare, il timore che "attraverso norme scritte in modo ambiguo si violino alcuni paletti fissati dalla Corte Costituzionale, che si faccia una sorta di equiparazione con il matrimonio e ci sia la possibilità di arrivare prima o dopo, anche attraverso l'intervento della magistratura, all'adottabilità dei bambini da parte di coppie dello stesso sesso". Alfano e Ap, fondano le loro asserzioni sul presupposto che i bambini necessitano una famiglia intesa nel senso classico, cattolico, del termine. "Un padre e una madre", per i popolari che non tengono conto, mediante lo strenuo ostruzionismo, delle avanguardie del pensiero moderno e delle richieste che il Parlamento Europeo e la Corte di Giustizia Europea hanno inoltrato all'Italia.

E la cui disattesa ha portato, tra l'altro, anche alla sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che a luglio ha emesso una condanna, verso il Bel Paese, per violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare di tre coppie omosessuali, da anni in relazione stabile. Condanna che comporterà il pagamento, per ciascuna coppia, di 5mila euro come risarcimento per danni morali.

Fonte foto: europaquotidiano.com

Ilary Tiralongo


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