WASHINGTON, 10 GIUGNO 2015. La Casa Bianca ha deciso un cambio di strategia nella lotta all’Isis. Una decisione presa per via della avanzata inarrestabile dello stato islamico che continua a fare conquiste importanti nonostante gli sforzi della coalizione internazionale guidata degli Usa. I raid aerei non sembrano avere grossi effetti né sembra fare la differenza la presenza di 3000 soldati americani già sul suolo iracheno. L’ultimo invio di uomini avvenne a novembre dello scorso anno e fu di ben 1500 unità.
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Alistair Baskey, portavoce del consiglio d sicurezza, ha riferito che Casa Bianca e Pentagono ritengono necessario mandare nuove truppe a sostegno dell’esercito iracheno. Si tratterebbe di soli 500 uomini il cui compito sarebbe quello di accelerare e rendere più efficace l’addestramento delle forze locali. Quindi solo addestratori e consiglieri militari senza nessun ruolo attivo sul campo di battaglia.
I giornali americani riportano che il piano di intervento è ancora in via di definizione ma che probabilmente prevedrà l’installazione di una base nella provincia di al-Anbar. Il capoluogo di questo territorio è Ramadi, la città è stata presa a metà maggio dall’esercito jihadista e dista pochi centinaia di chilometri da Bagdad. Si tratta quindi di uno snodo importate, luogo strategico da cui partire per cominciare la riconquista e riprendere Mosul ai miliziani jihadisti.
Ovviamente non mancano le critiche. Molti ritengono che l’attuale contingente in Iraq sia più che sufficiente per assicurare un addestramento adeguato alle truppe irachene.
(foto: www.telegraph.co.uk)
Emanuela Innocenzi