Usa, New York Times e Cnn escluse da un incontro con la Casa Bianca

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WHASHINGTON, 25 FEBBRAIO - Prosegue la guerra di Donald Trump contro i media statunitensi. I corrispondenti della Cnn, la rete tv più famosa nel mondo, e quelli del New York Times, Los Angeles Times, Politico.com, Buzzfeed e diversi altri giornalisti stranieri accreditati, sono stati esclusi da un briefing convocato da Sean Spicer, portavoce del presidente Donald Trump. I reporter, senza alcun motivo ufficiale, sono stati bloccati prima dell’inizio dell’incontro con la stampa. [MORE]

Immediata la reazione del presidente dell'associazione dei corrispondenti della Casa Bianca, Jeff Mason, che ha annunciato una "dura protesta" per una mossa senza precedenti. Polemiche anche le parole di Dean Baquet, direttore esecutivo del Nyt, che ha dichiarato: "nulla del genere è mai successo alla Casa Bianca nella nostra lunga storia della copertura di più amministrazioni di partiti diversi".

The Associated Press e Time hanno così deciso di boicottare la conferenza stampa per protesta pur essendo stati ammessi, in segno di solidarietà coi colleghi esclusi. Il portavoce Spicer ha tentato di giustificarsi sostenendo che quello di oggi non era il consueto briefing pubblico ma un una chiacchierata in esclusiva con alcuni media.

 

Giuseppe Sanzi

(fonte immagine dnaindia.com)

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Scritto da Giuseppe Sanzi

Giornalista di InfoOggi

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