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Usa, ultima conferenza stampa di Obama: "La democrazia ha bisogno della stampa"

WASHINGTON, 19 GENNAIO – Barack Obama ieri sera si è presentato davanti ai giornalisti che lo hanno accompagnato nel suo percorso presidenziale per un’ultima conferenza stampa.

Al centro del discorso ci sono state sia parole di stima e rispetto per la stampa, che qualche monito diretto al suo successore, Donald Trump, a cui ha lanciato un’evidente stoccata mediatica affermando che “gli americani e la democrazia hanno bisogno della stampa, occhio critico su chi detiene il potere”, aggiungendo che il lavoro di Presidente è “talmente grande che non lo si può fare da soli”.

Obama, dunque, nel suo ultimo incontro con la stampa nella sala briefing della Casa Bianca ha tenuto a ringraziare i giornalisti perché “grazie a voi sono stato un presidente migliore”, incitandoli poi a continuare “con la stessa tenacia”, soprattutto in vista di un mandato quadriennale di Trump che sembra, fin dall’inizio, caratterizzato da una tensione perenne con l’informazione mainstream statunitense.

Non poteva mancare un riferimento personale ai due mandati presidenziali, con cui Obama ha ricordato alcuni passaggi chiave delle sue scelte di politica estera, soprattutto in tema di relazioni con Putin e con Israele.
“Intrattenere rapporti costruttivi con la Russia è una priorità degli Stati Uniti ed è nell'interesse del mondo intero”, ha affermato, nonostante quella che è stata definita un’escalation nei rapporti con Putin che ha messo in discussione le relazioni tra le due superpotenze, ad esempio riferendosi alla questione della Crimea.
A proposito dei Israele e Medioriente in generale, Obama ha affermato che “lo status quo è insostenibile e negativo per Israele e i palestinesi. Ho fatto tutto quello che ho potuto. Ma la pace non può essere imposta”, chiudendo il suo mandato apparentemente con qualche sentimento di rassegnazione di fronte agli scenari mediorientali molto complessi.[MORE]
 

Carlo Giontella

Immagine da Ilsole24ore.com