Un sistema innovativo per tutelare medici e infermieri: allarme immediato e geolocalizzazione in tempo reale
La sicurezza negli ospedali è sempre più al centro dell’attenzione. A Verona, presso il Pronto Soccorso di Borgo Trento, è stato introdotto un dispositivo anti-aggressioni che rappresenta un importante passo avanti nella protezione del personale sanitario.
Come funziona il dispositivo anti-aggressioni
Il nuovo apparecchio, grande poco più di un tesserino identificativo, è stato distribuito a tutti gli operatori del reparto. Una volta indossato, consente al personale di lanciare un allarme immediato in caso di episodi di violenza, sia verbale che fisica.
Il punto di forza dello strumento è la geolocalizzazione in tempo reale: quando viene attivato, il sistema individua immediatamente la posizione del dipendente che ha richiesto aiuto, permettendo ai colleghi di raggiungerlo in pochi secondi e intervenire con tempestività.
Navigazione indoor e futuri sviluppi tecnologici
Il progetto non si limita alla sola sicurezza. L’infrastruttura tecnologica installata a Borgo Trento è pensata anche per la navigazione indoor, aprendo la strada a nuove applicazioni. In prospettiva, lo stesso sistema potrà essere utilizzato per creare mappe GPS interne all’ospedale, in grado di guidare pazienti e visitatori verso reparti, ambulatori e servizi con maggiore facilità.
Un segnale forte per la tutela del personale sanitario
L’introduzione del dispositivo anti-aggressioni al Pronto Soccorso di Verona rappresenta un messaggio chiaro contro le violenze negli ospedali. Un investimento non solo in tecnologia, ma soprattutto in sicurezza e serenità per medici, infermieri e operatori, spesso esposti a situazioni delicate.