Indagini in corso: il ferimento sarebbe nato da una lite personale, non legata alla criminalità organizzata
Un grave episodio di cronaca ha scosso il territorio di Vibo Valentia. Due ragazzi, rispettivamente di 20 e 19 anni, sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio premeditato e detenzione illegale di arma da fuoco, dopo il ferimento del figlio ventenne di un assessore comunale di Filandari.
Dinamica dell'aggressione
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, i due giovani avrebbero esploso quattro colpi di pistola nei pressi dell’abitazione della vittima al termine di un alterco. Uno dei proiettili ha colpito il ragazzo alla coscia, provocandogli una ferita per la quale si è recato autonomamente al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia.
Nonostante la mancata collaborazione della vittima, gli investigatori hanno raccolto elementi ritenuti solidi per delineare un quadro accusatorio coerente.
Indagini e arresti
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal GIP, su richiesta della Procura di Vibo Valentia, guidata dal procuratore Camillo Falvo. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Vibo Valentia e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Gli accertamenti non si fermano: sono in corso ulteriori analisi tecnico-scientifiche da parte del Ris di Messina per consolidare le prove.
Possibile movente
Dalle prime informazioni, all’origine del gesto vi sarebbe una lite personale, ritenuta estranea a dinamiche di criminalità organizzata. Un dettaglio che sottolinea la natura privata del conflitto, pur restando un fatto di estrema gravità per modalità e conseguenze.