Villafranca Lunigiana, classe troppo affollata: bambino di undici anni viene lasciato a casa
Cronaca Toscana

Villafranca Lunigiana, classe troppo affollata: bambino di undici anni viene lasciato a casa

lunedì 19 settembre, 2016

VILLAFRANCA LUNIGIANA, 19 SETTEMBRE 2016 – Sta facendo scalpore la vicenda avvenuta alla Scuola Media Baracchini di Villafranca Lunigiana, un paesino di quattromila abitanti in provincia di Massa Carrara, dove ad un bambino di undici anni non è stata data la possibilità di partecipare alle lezioni scolastiche a causa del sovraffollamento nella classe alla quale era stato destinato. [MORE]

Nella classe in cui dovrebbe essere inserito il bambino è presente un altro studente con gravi problemi di disabilità e, stando a quanto stabilito dalla legge, il numero degli iscritti in quella classe non può superare i venti alunni. La famiglia dell’undicenne, la cui iscrizione sarebbe avvenuta in leggero ritardo rispetto al termine stabilito, si è quindi vista recapitare una comunicazione nella quale si avvisava che il bambino non avrebbe potuto prendere parte alle lezioni con i suoi compagni.

Il bambino oggi si presenterà a scuola accompagnato dai genitori e dall’avvocato della famiglia. La madre del piccolo ha dichiarato: «Mio figlio deve andare a scuola, è la scuola dell’obbligo e io sto facendo quello che devo fare. Su questa storia voglio andare fino in fondo». La donna, che aveva già acquistato i libri di testo e preso parte alla riunione preliminare con le insegnanti, ha proseguito: «Abbiamo ricevuto una comunicazione dalla scuola che ci spiegava che mio figlio non avrebbe potuto prendere parte alle lezioni. Il preside neppure ci ha voluto parlare quando ci siamo recati da lui. Alla fine, mio marito è stato fuori ad aspettarlo per ore e lui, non potendolo mandar via, s’è giustificato con il problema del numero di alunni in classe e con questioni di bilancio della scuola».

Filippo Bellesi, sindaco del paese, ha spiegato che «in realtà sono già state fatte delle eccezioni [alla normativa, ndr], tanto che gli alunni in classe sono ventitré». Il sindaco ha poi proseguito, annunciando che forse la vicenda potrà essere risolta positivamente in tempi brevi: «Il preside ha interpretato un po’ rigidamente la normativa, ma si è detto disponibile ad accogliere l’alunno nel momento in cui riceverà un ordine di servizio dal Provveditore agli studi e dal Direttore tecnico regionale, una decisione che spero arrivi in tempi rapidi».

(foto www.ilsussidiario.net)

Elisa Lepone


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