Politica

Violante in Calabria

 SELLIA MARINA 13 FEBBRAIO - In una sala consiliare particolarmente gremita, il Circolo “Moro- Berlinguer” ha inaugurato la campagna elettorale con l’illustre presenza di Luciano Violante. Accanto all’ex Presidente della Camera, Giovanni Puccio, Doris Lo Moro, Pino Soriero, Enzo Ciconte e Fabio Guerriero. [MORE]

Molti i temi posti all’attenzione nei diversi interventi tra cui quello immancabile sul conflitto d’interessi e quello altrettanto irrinunciabile sulla legge elettorale. Ad introdurre i lavori il Coordinatore di Circolo, Fabrizio Cassala, che ha inteso richiamare l’elettore medio ad un senso di responsabilità nuovo e ricco di significati. Maria Amelio, membro del direttivo locale, ha poi nel suo breve intervento chiesto, attraverso un documento condiviso da tanti altri Circoli, un impegno preciso ai politici presenti: “ territorio calabrese al centro delle politiche nazionali.” Luciano Violante è intervenuto a conclusione dei lavori cercando di fare sintesi e soprattutto abbozzando delle risposte alle domande ascoltate. Nel preambolo introduttivo ha letto un frase chiedendo agli astanti se riconoscessero l’autore: nessuno ci è riuscito, essendo il brano letto tratto da Hitler. Violante ha così ribadito che “ dalla contestazione al governo, ai quadri dirigenti, spesso viene fuori la dittatura”. L’unica risposta allora al populismo e all’antipolitica per l’ex Presidente della Camera è la politica vera quella che distingue tra destra e sinistra, quella vede la presenza passionale di giovani ed esperti, quella su cui nacque la nostra nazione. L’ormai ex deputato, dal momento che non si è ricandidato, ha inoltre ribadito la modernità della Costituzione, che pur necessitando di modifiche, continua ad essere la più bella del mondo. Non sono poi mancati i riferimenti ad un dialogo strutturale con le forze moderate e una critica a quanti durante questa campagna elettorale stanno promettendo ogni tipo di restituzione: “ noi vorremmo fornire servizi migliori: scuola, università, sanità che siano di eccellenza.” Più volte nel suo dire Violante si è soffermato ad interloquire informalmente con il pubblico creando un dialogo diretto e chiaro. “Chiarezza” – questa la parola più utilizzata per dire che il Pd non sta scendendo allo stesso piano degli altri schieramenti, ma Bersani ha scelto di dire la verità così come è senza giri e senza giustificazioni. “Per poter recuperare il contatto diretto con l’elettore e riavere la sua fiducia non serve altro che la chiarezza: solo così possiamo dare una svolta alla nostra storia politica.” – così in conclusione Violante, ribadendo inoltre la necessità di lavorare tutti insieme alla vittoria elettorale per un’Italia giusta e sensibile ai propri bisogni.