NAPOLI, 25 LUGLIO 2013 - Si è aperto ieri, in via Luigia Sanfelice al Vomero il esercizio commerciale, destando però qualche perplessità tra i residenti. “ Via Luigia Sanfelice è una strada a doppio senso, che ha una carreggiata molto stretta, al punto che all’imbocco è stato posto un divieto di transito per veicoli con larghezza superiore a 2,20 m – ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -, installando anche, nel tratto iniziale, un cordolo di gomma al centro della carreggiata per evitare che le auto in sosta intralcino la viabilità veicolare. Molte anche le lamentele per le difficoltà incontrate dell’unica navetta che serve l’area a ragione delle auto in sosta lungo il tragitto “.
“ Peraltro si tratta di una zona a traffico limitato, in vigore dalle 7,00 alle 13,00 – prosegue Capodanno -. Inoltre in detta strada non vi osservano aree che possano essere destinate a parcheggio, se si esclude uno spazio all’aperto adiacente alla stazione superiore della funicolare di Chiaia, al quale si accede da un cancello posto proprio di fronte all’ingresso del nuovo esercizio commerciale, spazio che, secondo il progetto originario, doveva essere adibito a verde pubblico, mentre poi è stato trasformato in un parcheggio all’aperto che, per quanto è dato sapere, dovrebbe essere a disposizione dei soli addetti all’impianto a fune “.
“ Molti si domandano – precisa Capodanno – dove parcheggeranno i mezzi adibiti al carico e allo scarico delle merci necessarie al nuovo punto vendita e le autovetture dei potenziali acquirenti? E’ vero che per i cosiddetti esercizi di vicinato, con una superficie di vendita inferiore ai 250 mq, la legge regionale 7 gennaio 2000 n. 1, che detta le direttive in Campania in materia di distribuzione commerciale, non prevede la necessità di dotarsi di parcheggi in diretta contiguità fisica e funzionale con la relativa struttura commerciali.
Difatti, in base alla tabella allegata alla stessa legge, solo per gli esercizi commerciali che superano i 250 mq di superficie di vendita occorre che vi sia una disponibilità minima di parcheggi, valutata in mq di superficie per mq. di vendita, partendo dal coefficiente 0,8 per medie strutture inferiori per prodotti alimentari o misti, che nei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti, come Napoli, sono quelli dotati di una superficie netta di vendita trai 250mq e i 1.500 mq, la qual cosa, in termini pratici, significa, per esemplificare, che un esercizio di 250 mq di superficie netta di vendita deve dotarsi di un parcheggio proprio a disposizione di 200 mq “.
“ Ciò non pertanto, pure per un negozio che venga classificato di vicinato in base alla normativa vigente – conclude Capodanno – resterebbero i possibili disagi determinati dalla configurazione dell’area e dalle scarse se non nulle possibilità di parcheggio in zona “.[MORE]
(notizia segnalata da Gennaro Capodanno)
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