Politica

Wanda Ferro su nuova caserma Carabinieri ad Africo Nuovo (RC) in bene confiscato alla criminalità

Sottosegretario all'Interno Wanda Ferro su nuova caserma Carabinieri ad Africo Nuovo (RC) in bene confiscato alla criminalità

AFRICO 30 MAG 2023 - “Ogni volta che un bene confiscato alla criminalità organizzata viene utilizzato per realizzare un presidio delle Forze dell’ordine è una vittoria per lo Stato. La consegna all’Arma dei Carabinieri di una nuova caserma in una villa confiscata ad una cosca di 'ndrangheta è una vittoria che ha un grande valore simbolico soprattutto in una realtà delicata come quella di Africo, che oggi si è mostrata nel suo volto più bello con la presenza di tanti rappresentanti dello Stato ma soprattutto di tantissimi giovani studenti. E’ soprattutto a loro che abbiamo voluto mandare un messaggio di vicinanza delle istituzioni e di impegno per il riscatto di un territorio per troppo tempo soffocato dalla presenza mafiosa. La mafia vive di simboli, e noi vogliamo mostrare a tutti che siamo capaci di trasformare i simboli del loro potere e della loro ricchezza in presidi delle Forze dell’ordine o realtà al servizio dei più deboli, quindi in simboli di rinascita e di riscatto”. 

E’ quanto ha affermato il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, delegata all’Agenzia per i Beni confiscati, che ha partecipato insieme al ministro Matteo Piantedosi della consegna della nuova caserma sede del Comando stazione carabinieri di Africo Nuovo. “La realizzazione della nuova caserma - aggiunge - è il risultato di un importante gioco di squadra tra le diverse istituzioni coinvolte - dal Ministero dell’Interno a quello della Difesa, all’Arma dei Carabinieri, alla Regione Calabria, al Comune, alla Curia - che è fondamentale per il rafforzamento dell’azione volta al riutilizzo a fini sociali e istituzionali che rappresenta una priorità del governo guidato da Giorgia Meloni, nell’ambito di una più ampia strategia di prevenzione e di contrasto dell’azione della criminalità organizzata. 

Stiamo puntando molto sul rafforzamento dell’Agenzia per i beni confiscati, perché con la confisca dei patrimoni accumulati con le attività criminali le cosche mafiose vengono colpite al cuore e private di linfa economica vitale, ma è soprattutto restituendo quei beni ad una funzione sociale che riusciamo a risarcire la comunità e a sancire la sconfitta del mafioso sul suo territorio”.