Il virus West Nile continua a destare preoccupazione in Italia, con un bilancio che sale a 19 morti e almeno 178 casi registrati dall’inizio dell’anno. Gli ultimi decessi confermati arrivano dalle province di Latina e Caserta, dove hanno perso la vita un uomo di 83 anni a Capua e un anziano di 85 anni a Latina.
Aggiornamento ISS: aumento di casi e letalità
Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), pubblicato il 7 agosto, ai 173 casi iniziali si sono aggiunti 5 nuovi episodi: due a Catanzaro, uno a Roma, uno a Trento e uno nel Biellese.
La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive della malattia, si attesta al 15%. Questo dato è inferiore a quello registrato nel 2018 (20%), ma superiore a quello del 2024, che a luglio era al 14%. Tuttavia, è importante ricordare che lo scorso anno i casi erano aumentati drasticamente a fine stagione: da 28 a luglio a 484 a novembre, con 36 decessi complessivi.
Cos’è il virus West Nile e come si trasmette
Il virus West Nile è un’infezione trasmessa principalmente dalle punture di zanzare infette, in particolare della specie Culex pipiens. Nella maggior parte dei casi i sintomi sono lievi o assenti, ma nelle forme gravi può causare meningoencefalite o altre complicazioni neurologiche, soprattutto negli anziani o nei soggetti fragili.
Prevenzione: cosa fare per ridurre il rischio
Per limitare la diffusione del virus è fondamentale:
- Eliminare ristagni d’acqua dove le zanzare possono riprodursi
- Utilizzare repellenti e indossare abiti che coprano braccia e gambe
- Proteggere porte e finestre con zanzariere
- Segnalare la presenza di animali selvatici malati, come uccelli e cavalli, che possono essere indicatori della circolazione virale
Situazione in evoluzione
L’andamento del West Nile in Italia è in costante monitoraggio da parte delle autorità sanitarie. Con l’aumento delle temperature e la persistenza delle zanzare anche oltre l’estate, è probabile che i numeri continuino a salire nelle prossime settimane.