CAGLIARI, 17 FEBBRAIO 2014 – La ventiquattresima giornata non regala sorprese in vetta alla classifica. La Juventus di Conte travolge il Chievo e sale a 63 punti, conservando il vantaggio di nove lunghezze sulla Roma. Nonostante le tante assenze i giallorossi di Garcia, nel posticipo domenicale, hanno rifilato un secco tre a zero alla Sampdoria. Il Napoli, galvanizzato dalla vittoria contro i capitolini in Coppa Italia, può gioire anche in campionato grazie al successo esterno contro il Sassuolo. Al Franchi la Fiorentina viene battuta dall’Inter, anche se la rete nerazzurra decisiva è viziata da un evidente fuorigioco di Icardi. Parma e Livorno conquistano i tre punti in casa di Atalanta e Cagliari; Catania e Milan, tra le mura amiche, hanno la meglio su Lazio e Bologna, mentre Genoa e Udinese pareggiano ma offrono un grande spettacolo realizzando tre reti per parte. Nella serata di oggi si giocherà la sfida del lunedì tra Hellas Verona e Torino.
Contro il Chievo la Juventus apre le danze al 17° con Asamoah, autore una rete straordinaria dal limite dell’area su assist di Llorente. Il raddoppio lo firma Marchisio al 29°: Pirlo calcia una punizione, Agazzi respinge ma non trattiene e il Principino scaraventa la palla in fondo alla rete senza troppe difficoltà. Al 51°, quando la gara sembrava ormai vinta, la retroguardia bianconera commette un pasticcio e la palla respinta da un difensore sbatte prima sulla schiena di Caceres e poi finisce in porta senza che Buffon riesca a fermarla. A calmare le acque ci pensa Llorente che, grazie all’assist confezionato da Pirlo direttamente dal corner, insacca di testa il 3-1 finale.
Nonostante le curve dell’Olimpico siano chiuse per squalifica, la Roma batte la Sampdoria e si rialza subito dopo la bruciante sconfitta contro il Napoli in Coppa Italia. Il vantaggio dei giallorossi arriva al 43° quando Florenzi calcia un corner dalla destra, Mattia Destro svetta più alto di tutti e, di testa, mette la palla nel sacco. Al 54° Miralem Pjanic sfodera un capolavoro balistico su punizione e, di potenza, piazza la palla a fil di palo. Appena 180 secondi più tardi arriva il terzo goal dei padroni di casa; Destro viene servito in area da Gervinho e, dopo aver ubriacato un avversario, realizza la sua personale doppietta con un bolide sotto la traversa. I blucerchiati chiudono la gara in inferiorità per l’espulsione di Gastaldello al minuto 78.
Il Napoli archivia la pratica Sassuolo con una rete per tempo. Il risultato lo sblocca Dzemaili al 36° con un sinistro dal limite dopo l’assist di Ghoulam e il velo di Hamsik. Al 55° i partenopei raddoppiano: Antei e l’ex Cannavaro non riescono a bloccare Insigne, e l’attaccante campano estrae dal cilindro un destro a giro meraviglioso che finisce nel sette. All’88° arriva anche la traversa di Dzemaili, che sfiora la doppietta.
A Firenze, dopo aver centrato il palo al 13°, Palacio riesce a portare in vantaggio l’Inter al 34° trafiggendo Neto in uscita su assist di Guarin. La Fiorentina, orfana dello squalificato Borja Valero, riesce a pareggiare i conti con Cuadrado; al 46° della ripresa il colombiano calcia dal limite dell’area e Handanovic, non certo impeccabile, manca la presa con la palla che sfreccia sotto il suo corpo e finisce in rete. Gli uomini di Mazzarri segnano il goal partita al 65°, quando Nagatomo crossa dalla sinistra e Icardi , calciando di prima, anticipa tutti e col sinistro spedisce la sfera alle spalle di Neto; peccato che, al momento dell’ultimo passaggio, l’argentino fosse in netto fuorigioco, non rilevato dagli arbitri. In pieno recupero Matri spreca l’opportunità per pareggiare mancando lo specchio della porta.
Che per l’Atalanta sia una giornata sfortunata è chiaro dopo appena 120 secondi di gioco, quando il capitano del Parma respinge un tiro in area con la mano e l’arbitro lascia correre. All’ottavo minuto, sul fronte opposto, Molinari, servito da Biabiany, segna lo 0-1 grazie alla deviazione decisiva di Stendardo. Al 72° Benalouane compie un insidioso retropassaggio di testa, Consigli non riesce ad evitare che finisca in rete e i gialloblù si portano così sullo 0-2. Cinque minuti più tardi Fantantonio Cassano sigla la terza marcatura su calcio piazzato e, al 90°, arriva il poker di Schelotto, che realizza il goal dell’ex e non esulta.
Il Milan, che ospita il Bologna, vince di misura grazie a una spettacolare conclusione di Balotelli a pochi minuti dal termine. Nel primo tempo il Bologna è pericolosissimo con Krhin, ma Abbiati si salva in corner, mentre i rossoneri, poco incisivi, rispondono con Montolivo. Nella ripresa i rossoblù continuano a spingere con Cristaldo, Lazaros e Bianchi, però Abbiati fa buona guarda. Gli uomini di Seedorf, dopo la doppia occasione non capitalizzata da Pazzini e Kakà, trovano il goal partita con Balotelli. Supermario, prende palla sulla destra e, a 35 metri dalla porta, lascia partire una conclusione pazzesca diretta proprio sotto l’incrocio dei pali.
Contro la Lazio il Catania segna il primo goal dopo appena 42 secondi con Izco, che trasforma in oro l’assist di Castro. Al 47° del primo tempo il capitano laziale Mauri pareggia i conti con un colpo di testa vincente su assist dalla destra di Konko. Al 48° della ripresa, sugli sviluppi di una punizione di Lodi, Spolli anticipa il difensore e porta nuovamente in vantaggio gli etnei. Al 58° Peruzzi, lanciato in area, riceve il pallone di ritorno da Keko e da due passi insacca il goal del 3-1 finale.
La spumeggiante partita tra Genoa e Udinese si chiude con tre reti per parte. Friulani in vantaggio al 35°, quando Badu crossa dalla destre e Basta, al volo da distanza ravvicinata, supera Perin. Dopo appena cinque minuti gli ospiti ci riprovano con Pereyra, il portiere respinge la conclusione ma Bruno Fernandes trova il tap-in vincente. Al 45°, prima dell’intervallo, i rossoblù riaprono la gara con Kone, che accorcia le distanze su assist dalla sinistra di Marchese. Al 48° della ripresa Tagliavento assegna un rigore alla squadra di Guidolin per un fallo di Burdisso su Widmer e dagli undici metri Muriel insacca l’1-3. I padroni di casa non si perdono d’animo e al 69° la percussione di Fetfatzidis diventa uno spunto interessante per Gilardino, che di destro firma il 2-3. Al 78°, dopo una mischia in area sugli sviluppi di un corner, è ancora l’attaccante di Biella a lasciare il suo zampino con il goal del preziosissimo pareggio.
Al Sant’Elia il Livorno batte il Cagliari 2-1. Gli ospiti passano in vantaggio al 44° del primo tempo con Emerson, che scarica un missile da circa 40 metri e trafigge l’immobile portiere rossoblù. Le cose non migliorano e al 52° della ripresa Avramov, incerto su un’uscita, travolge Paulinho; l’arbitro ammonisce l’estremo difensore cagliaritano e assegna un penalty che trasformerà proprio il brasiliano. Bellissima ma vana è la perla di Nenè, bravissimo ad accorciare le distanze al 65° con un bellissimo sinistro dalla distanza che infila Bardi. Al 71° viene espulso il capitano rossoblù Daniele Conti e poco dopo De Marco sventola il cartellino rosso anche i toscani Cecccherini e Benassi, ma il risultato non cambia più. [MORE]
Vanna Chessa